20 arresti nella maxioperazione antidroga

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Maxi operazione contro il traffico di sostanze stupefacenti messa a segno nella notte di lunedì 27 novembre a Brescia: sequestrate tonnellate di marijuana e chili di cocaina che provenivano dall’estero per il mercato dell’intera provincia di Brescia

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Dopo diversi mesi di indagini, i carabinieri del Nucleo Investigativo coordinati dalla procura di Brescia hanno notificato 20 ordinanze di custodia cautelare tra carcere (14), domiciliari (2) e obbligo di dimora. In realtà, sarebbero sedici quelle andate a segno, visto che altri risultano attualmente latitanti. Si tratta di otto italiani e dodici albanesi indagati e tutti legati alla provincia di Brescia. Sono soprattutto albanesi, ma ci sono anche italiani e tra cui una donna. E’ un’organizzazione criminale che, stando all’attività condotta dalle forze dell’ordine e dopo mesi di inchiesta, importava cocaina dall’Olanda e marijuana dall’Albania attraverso diversi canali e meccanismi inizialmente sconosciuti, ma comunque collaudati, fin dalla fine del 2016. Così nella rete sono finiti grossisti, intermediari, corrieri e spacciatori in tutta Italia. In particolare, è stato scoperto che erano due i canali di approvvigionamento della droga. Dall’Olanda arrivavano chili di polvere bianca durante ogni viaggio. Uno dei componenti del sodalizio criminale raggiungeva il nord Europa da Brescia in aereo; quindi caricava la cocaina nel doppiofondo dei veicoli e persino nello slot delle autoradio. Da qui raggiungeva l’Italia per rifornire il mercato dello spaccio. Per quanto riguarda la marijuana, invece, raggiungeva il nostro Paese dall’Albania attraverso i viaggi di veri e propri scafisti, che partivano con i gommoni pieni di sostanze e arrivavano in Calabria da dove i corrieri portavano poi la droga fino al nord Italia. E proprio qui, a sud di Durazzo, i carabinieri hanno sequestrato l’ennesimo carico. Chi conduceva questi viaggi in mare era conosciuto dalle forze dell’ordine e procure italiane, tanto che capitava anche che questi gettassero in acqua interi carichi di sostanze per non essere beccati dai controlli. I fermati sono tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e rischiano almeno dieci anni ciascuno.

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