A pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo Museo Diocesano di Bergamo – prevista per il 27 e 28 settembre 2025 – Fondazione Adriano Bernareggi propone un doppio appuntamento per scoprire i capolavori della collezione. Sabato 13 e domenica 14 settembre, dalle 10 alle 18, è in programma ‘Anteprima Bernareggi’: un’occasione di incontro in cui sarà anche possibile iscriversi alla grande festa di inaugurazione e conoscere le opere esposte nel nuovo Museo. Appuntamento al Donizetti Studio (piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 15) sul Sentierone di Bergamo. Accompagnati dai giovani de ‘Le Vie del Sacro’ – il progetto di Fondazione Adriano Bernareggi dedicato alla narrazione del patrimonio diocesano –, nel tempo di un caffè, sarà possibile scoprire uno dei capolavori della collezione, il suo autore, il messaggio che custodisce. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la microtorrefazione Big Bang Roastery di Urgnano e Pasticceria Bigio di San Pellegrino Terme.
Al via in questi giorni anche la campagna di comunicazione che accompagna i primi passi del nuovo Museo Diocesano, che si fa chiamare semplicemente ‘il Bernareggi’, per rimarcare il profondo legame con il suo fondatore: Adriano Bernareggi, Vescovo di Bergamo dal 1936 al 1953, uomo di cultura e di visione pastorale che avviò un importante opera di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Diocesi lasciando un’eredità preziosa, divenuta il nucleo principale della collezione diocesana. La campagna prevede una presenza sia online – con il rinnovamento del sito della Fondazione e l’apertura dei canali social del Museo – sia offline, con affissioni di grandi manifesti in tutta la città. ‘Diamoci del tu’ è il claim che la accompagna, una frase che indica un rapporto di confidenza che continua e la missione stessa del museo, quella di accorciare le distanze e di essere un luogo accogliente in cui, grazie al patrimonio storico artistico, sentirsi parte di un unico grande racconto – quello della storia della Chiesa di Bergamo –, intessuto di bellezza e speranza, che attraversa i secoli. Il segno grafico scelto è il punto e virgola: non chiude ma sospende e collega, è un ponte, non un confine; è passato e futuro insieme, come ‘il Bernareggi’. La campagna, promossa da Fondazione Adriano Bernareggi, è stata sviluppata da MOMA Comunicazione.
Don Davide Rota Conti, direttore Museo Diocesano Adriano Bernareggi di Bergamo: «‘Il Bernareggi’ sarà un luogo aperto, accogliente, che vuole coinvolgere persone provenienti dalla città e dal territorio, oltre che i turisti, e suscitare in tutti lo stupore che nasce dall’ammirare la bellezza dell’arte sacra. Un luogo che si rivolge alle diverse generazioni, e accessibile anche a persone con disabilità e fragili. Con lo stesso approccio abbiamo deciso di organizzare, il 13 e il 14 settembre, un’anteprima nel centro della città: con l’occasione di un caffè coinvolgeremo i passanti mostrando loro i capolavori che saranno esposti nelle sale del nuovo museo, e li inviteremo a partecipare all’inaugurazione de ‘il Bernareggi’. Al centro delle due giornate di festa per l’apertura del nuovo museo, il 27 e il 28 settembre, ci sarà proprio la partecipazione, grazie al coinvolgimento di tante realtà della bergamasca, per dire che ad essere inaugurato è un luogo dove scoprire una storia comune, quella della Chiesa e della terra di Bergamo».
IL PROGRAMMA DELLA FESTA DI INAUGURAZIONE
‘il Bernareggi’ apre le proprie porte il 27 e il 28 settembre 2025 per svelare la bellezza dell’arte sacra bergamasca. Si inizia la mattina di sabato 27 con il taglio del nastro da parte del Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, alla presenza delle autorità. La cerimonia sarà introdotta da un ‘Omaggio al vescovo Bernareggi’ scritto e interpretato dall’attore, autore e regista teatrale Giovanni Soldani, cui è stato commissionato un testo che renda viva l’eredità pastorale e culturale di Adriano Bernareggi.
A partire dalle 14.30 al via la grande festa aperta al pubblico, dal titolo ‘Insieme nella bellezza’. Il ritrovo è sul sagrato di tre chiese di Città Alta: Sant’Agata nel Carmine, Sant’Andrea in Porta Dipinta e San Pancrazio. I corpi musicali bandistici di Casazza, San Vittore di Gaverina Terme, Lovere e San Zenone di Curnasco di Treviolo accompagneranno i tre cortei verso la sede del nuovo museo. Alle 16 l’arrivo in piazza Duomo, per ascoltare la meditazione teatrale ‘La bellezza infonde gioia’, scritta per l’occasione dall’attrice, sceneggiatrice e autrice televisiva Lucilla Giagnoni, insieme a Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della stagione di prosa del Teatro Donizetti.
A conclusione dello spettacolo, il TTB – Teatro tascabile di Bergamo propone un’azione festosa ispirata alla Pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto – ospite d’eccezione dell’inaugurazione, insieme ad altri due capolavori di Lotto, la ‘Trinità’ e l’ ‘Assunzione di Maria’ proveniente dalla chiesa di S. Maria Assunta a Celana – che caratterizza l’allestimento con cui riapre ‘il Bernareggi’. Per l’occasione, il TTB sarà affiancato da Silence Teatro, Circolo dei Narratori di Bergamo e Associazione Colombofila Locatelli – Gruppo di Bergamo. Dalle ore 17 Porte Aperte al museo fino a mezzanotte, con accesso gratuito e in piccoli gruppi.
È possibile prenotare il proprio posto alla festa inaugurale partecipando ad ‘Anteprima Bernareggi’ il 13 e 14 settembre, dove saranno distribuiti i primi 200 biglietti. Sarà possibile prenotare anche anche online, sul sito di Fondazione Bernareggi, a partire da mercoledì 17 settembre.
Domenica 28 settembre la festa continua. Il museo rimarrà aperto per tutta la giornata, dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito, e ogni 30 minuti sarà possibile partecipare alle visite guidate condotte dai giovani de ‘Le Vie del Sacro’ e dagli educatori dei Dipartimenti Educativi di Fondazione Bernareggi, che accompagneranno i partecipanti lungo il percorso dell’antico Palazzo Vescovile e le collezioni del museo. Le visite guidate sono realizzate in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale per le Persone con disabilità, e vedranno la partecipazione degli utenti e degli educatori del Laboratorio Tantemani del Patronato San Vincenzo, che coinvolge persone con fragilità in attività creative e culturali, a conferma dell’impegno del nuovo museo di promuovere forme di partecipazione attiva delle persone con disabilità anche nell’ambito dell’accoglienza e della mediazione culturale.
Tutte le informazioni sull’apertura del Museo Diocesano sono sul sito fondazionebernareggi.it
‘IL BERNAREGGI’ – IL NUOVO MUSEO DIOCESANO DI BERGAMO
‘il Bernareggi’, il nuovo Museo Diocesano di Bergamo, apre nel cuore di Città Alta, all’interno dell’antico Palazzo episcopale. Il Museo Diocesano torna sul colle di San Salvatore, dove fu inaugurata la sua prima sede nel 1961. Su una superficie espositiva di oltre 900 metri quadrati trovano sede 60 opere d’arte, distribuite in dieci sale su due piani. Si tratta di dipinti, sculture e oggetti preziosi risalenti ad un periodo che va dal ‘300 al ‘900: dalla scultura medievale a Lorenzo Lotto e Andrea Previtali, da Giovan Battista Moroni a Carlo Ceresa ed Evaristo Baschenis (XV-XVIII secolo), fino all’omaggio novecentesco a Manzù e Scorzelli. A queste esposizioni si aggiungono opere provenienti da alcune parrocchie della Diocesi, che saranno esposte temporaneamente, rendendo il nuovo Museo punto di riferimento e luogo di ricomposizione e narrazione del ricco patrimonio artistico custodito nelle chiese del territorio. Oltre alle sale espositive, il Museo offre spazi per conferenze e per attività educative, e una sala multimediale dedicata al racconto dello sviluppo architettonico di piazza Duomo e degli edifici che la circondano. Ma il nuovo Museo è molto più che uno spazio espositivo: si configura come un vero e proprio itinerario che unisce sin d’ora l’antico Palazzo vescovile (con l’Aula Picta), il Battistero trecentesco, i resti dell’antica Cattedrale paleocristiana (oggi ‘Museo dell’’Antica Cattedrale’) e, in futuro, anche l’area archeologica del Tempietto romanico di Santa Croce, posto tra il nuovo Museo e la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove è in corso una campagna di scavo, condotta dalla Soprintendenza. Chiude idealmente il percorso l’Oratorio di San Lupo situato in via San Tomaso, in Città Bassa, dedicato all’arte contemporanea. Un museo diffuso, quindi, che invita a compiere un percorso storico e geografico dedicato alla Chiesa di Bergamo. Un biglietto unico consente ai visitatori di conoscere tutti questi luoghi, in un viaggio che abbraccia oltre 1700 anni di storia.
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