(Adnkronos) – L'Istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' si apre sempre più al territorio e guarda con grande attenzione ai giovani. Durante la Settimana della scienza, l'istituto romano ha organizzato due cineforum per parlare agli studenti di malattie infettive, Hiv e infezioni sessualmente trasmissibili. Domani, martedì 23 settembre, presso la sede dell'Irccs, verrà proiettato il film del 2013 'Dallas buyers club', diretto da Jean-Marc Vallée, che racconta la storia vera di Ron Woodroof, un elettricista texano a cui venne diagnosticato l'Hiv negli anni '80, quando la malattia era ancora poco conosciuta e stigmatizzata e non erano disponibili, come oggi, terapie efficaci. Mercoledì 24 settembre sarà la volta del film del 2011 'Contagion', diretto da Steven Soderbergh, thriller che racconta la diffusione di un virus letale e la corsa contro il tempo della scienza per fermarlo. Entrambi gli eventi saranno seguiti da un dibattito con medici ed esperti, durante il quale interverranno anche persone che porteranno la propria testimonianza e si affronteranno temi sociali e sanitari attuali, come la crescente diffusione di infezioni sessualmente trasmissibili. Le infezioni sessualmente trasmissibili continuano a rappresentare un problema di sanità pubblica e i casi sono in aumento anche tra giovani e giovanissimi, ricordano gli esperti dello Spallanzani. "I ragazzi – spiega Valentina Mazzotta, responsabile dell'Ambulatorio Counseling Test e Profilassi Hiv e Ist – oggi si avvicinano presto al sesso, anche grazie ai social, ma senza ricevere un'adeguata educazione sessuale. Molti non conoscono le infezioni sessualmente trasmissibili, le loro conseguenze o gli strumenti di prevenzione, e la consapevolezza è ancora bassa. A scuola si parla poco di questi temi e le campagne non sempre raggiungono i più giovani nel modo giusto. Nel Lazio oltre il 10% delle nuove diagnosi di Hiv nel 2023 ha riguardato ragazzi sotto i 25 anni. Un dato che conferma la necessità di intervenire su informazione e prevenzione tra i giovani. Ed è quello che stiamo facendo. In generale, la fascia più colpita per le nuove diagnosi di Hiv è quella tra i 20 e i 34 anni". Nei primi sei mesi del 2025 – riporta una nota – allo Spallanzani sono stati effettuati 3.378 test per l'Hiv, con 82 nuove diagnosi, pari al 2,4% delle persone testate. Un dato in aumento rispetto al 2024 quando i test erano stati 1.379 con 22 positivi (1,6% dei soggetti testati). Anche per sifilide, gonorrea e clamidia sono stati intensificati i controlli: oltre 1.500 test per la sifilide e più di 1.300 per le altre malattie sessualmente trasmissibili nei primi 6 mesi del 2025 con una crescita dei test esponenziale, +500% dal 2023 al 2025, a testimoniare il potenziamento dell'azione dello Spallanzani che è centro di riferimento regionale. "Ma i dati – precisa Mazzotta – vanno contestualizzati. Stiamo facendo più test e quindi emergono più infezioni. Parte dell'incremento è legata all'aumento delle persone che usano la PrEP", profilassi pre-esposizone, "e che si sottopongono a controlli regolari". La Settimana della scienza è organizzata dallo Spallanzani con il patrocinio del ministero dell'Università e della Ricerca, della Regione Lazio e del Comune di Roma. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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