Violenza allo stato puro, non ci sono altre parole per definire lo spettacolo increscioso che ha interessato anche le nostre città. Ma questo lo sapevano già le sigle che raggruppano i manifestanti e lo sapevamo tutti dato che il primo slogan era “Fermiamo tutto” E così, quella che doveva essere una manifestazione PRO PAL si è trasformata in una sciagurata esibizione degna del terzo mondo.
L’obiettivo è stato il Governo, al quale si vuole impedire di governare nonostante sia uscito dall’esito delle urne: questa non è democrazia. Tra i tanti striscioni che hanno fatto da corollario ai cortei neppure uno era destinato a condannare Hamas che è la causa vera di quanto sta succedendo a Gaza. E questo la dice lunga sull’imparzialità della manifestazione e sulla serietà del messaggio uscito da una giornata di follia
La stessa popolazione dei manifestanti non è scesa in piazza contro Putin, che nel corso di oltre due anni di guerra ha causato già oltre 170.000 morti, molti dei quali bambini.
Ma siamo abituati a questi atteggiamenti, ma abbiamo gli anticorpi per affrontare un virus che non si diffonde se non presso i centri sociali e altre frange di della politica nostrana
Vi raccontiamo quanto è successo a Brescia e Bergamo
BRESCIA
È partita da piazza Duomo la manifestazione serale per Gaza, nel giorno dello sciopero nazionale in sostegno della popolazione palestinese che già lunedì mattina aveva portato in corteo migliaia di bresciani e bresciane. Gli organizzatori parlano di 10mila persone, la Questura 5mila.
Doveva fermarsi lì, in piazza Paolo VI, ma tra le 18.30 e le 19 è partito un corteo non inizialmente previsto. Inizialmente pacifico, una volta che ha raggiunto piazzale della Repubblica ha registrato uno scontro tra alcuni manifestanti e i poliziotti. La manifestazione è, appunto, partita da piazza Duomo, dove era previsto un presidio per Gaza. Numerose le famiglie, e numerose le bandiere della Palestina ma anche quelle della pace.
Un altro momento di tensione lo si è vissuto davanti a una filiale di Intesa Sanpaolo e davanti alla Camera di Commercio, con alcuni fumogeni e tafferugli. Ma se il gruppo iniziale era piuttosto aggressivo, il lunghissimo corteo era per il resto pacificoùTutto è rimasto tranquillo fino alle 20.10, quando sono scoppiati disordini tra alcuni manifestanti e i poliziotti in tenuta antisommossa, dopo che questi non volevano permettere il passaggio.
I manifestanti si sono avvicinati agli agenti in tenuta antisommossa e hanno cercato di sfondare il cordone. La Polizia ha lanciato alcuni lacrimogeni ed è riuscita a ad allontanare i manifestanti. Sono volate bottiglie di vetro ed è stato sradicato anche un cestino lanciato contro le forze dell’ordine. Due manifestanti (dei quali uno minorenne) sono rimasti feriti.
Tensione anche in via Gramsci con un gruppo di manifestanti che ha lanciato all’indirizzo delle forze dell’ordine sassi e sanpietrini: alcuni poliziotti sono rimasti contusi, uno in maniera più seria. Gli agenti hanno risposto con lacrimogeni, che hanno reso l’aria irrespirabile.
I manifestanti hanno chiesto di poter concludere la manifestazione in una piazza nel centro città, avvicinandosi inizialmente in Piazza Vittoria. Il corteo ha quindi proseguito in via fratelli Porcellaga, puntando al Carmine. La situazione è tornata tranquilla e la manifestazione si è conclusa.
Nelle ultime settimane, la nostra città ha visto manifestazioni molto partecipate a sostegno del popolo palestinese e per la pace in Medioriente», ha fatto sapere in serata la sindaca di Brescia Laura Castelletti, condannando le violenze che si sono verificate, ma ponendo allo stesso tempo il focus sulle migliaia di partecipanti che pacificamente hanno espresso il proprio sostegno a Gaza.
BERGAMO
Oltre tremila persone alla manifestazione per la Palestina in Porta Nuova
Centro completamente bloccato. Grande bandiera palestinese all’incrocio dei Propilei
Oltre tremila persone alla manifestazione per la Palestina in Porta Nuova
22/09/2025 alle 19:55
Nel giorno dello sciopero generale indetto in tutta Italia a sostegno della Palestina, anche Bergamo si è mobilitata. Nel tardo pomeriggio di oggi oltre tremila persone si sono radunate a Porta Nuova, dove era stato convocato un presidio per le 18.
Con una grande bandiera palestinese a fare da guida, i manifestanti hanno occupato l’incrocio dei Propilei, tra viale Papa Giovanni, via Camozzi e via Tiraboschi, bloccando per alcuni minuti il traffico. La partecipazione massiccia ha presto trasformato il presidio in un corteo: intorno alle 18.30 la folla si è mossa lungo via Tiraboschi, diretta verso piazza Pontida, per poi tornare verso Palazzo Frizzoni e la Prefettura.
Eterogenea la composizione dei partecipanti: tanti studenti ma anche famiglie con bambini. Accanto alle bandiere dell’Usb – i sindacati promotori dello sciopero – prevalevano quelle palestinesi, accompagnate da slogan per “una Palestina libera”.
Già in mattinata, piazzale Alpini aveva ospitato un presidio studentesco, con qualche centinaio di ragazzi delle scuole superiori.
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