(Adnkronos) – “Il mondo sta vivendo una profonda trasformazione digitale, che comporta un cambio di paradigma”. Lo ha dichiarato Patrizia Beraldi, docente UniMarconi, che ha tenuto una lezione pubblica sul tema dell’intelligenza artificiale a Corigliano-Rossano, nell’ambito dell'iniziativa nazionale Il sapere è di tutti – Una lezione pubblica promossa da UniMarconi. “L’intelligenza artificiale – ha chiarito – è e può essere di supporto in moltissimi settori: quello legale, sanitario, amministrativo, in ambito accademico, l’Ia è stata accolta positivamente. E' innegabile che alcuni rischi ci siano: il primo, è quello di farne un uso eccessivo. Non possiamo sempre affidarci all’Ia, perché altrimenti rischiamo di non pensare, non riflettere, non utilizzare la fantasia. La preoccupazione maggiore è per i giovani, cresciuti in un’era digitale: il rischio è che vi si affidino completamente per studiare, lavorare, e smettano di ragionare. Per questo è fondamentale fare un uso intelligente e consapevole di questo strumento”. “Oggi Corigliano-Rossano è protagonista dell’iniziativa Il sapere è di tutti – Una lezione in piazza. Un’iniziativa che coinvolge noi docenti UniMarconi in venti città d’Italia, con l’unico obiettivo di rendere il sapere, la cultura, un bene condiviso, accessibile a tutti.” Così Patrizia Beraldi, docente UniMarconi, nell’ambito dell’iniziativa culturale 'Il sapere è di tutti – Una lezione pubblica' svoltasi a Corigliano-Rossano. “Portiamo la cultura – ha spiegato – fuori dalle aule scolastiche, dalla aule accademiche. Oggi io in particolare ho scelto di parlare di un tema attuale, molto sentito, da parte delle amministrazioni locali, anche nel settore privato. Il titolo della mia lezione è 'L’intelligenza artificiale nel settore pubblico – opportunità e sfide per il futuro del territorio'. Ho scelto questo argomento perché affianco all’attività accademica l’attività libera professionale, e mi sono resa conto che l’intelligenza artificiale sta ormai invadendo ogni settore lavorativo, dal settore pubblico al settore privato, quindi è necessario che noi tutti, professionisti e lavoratori, siamo informati, aggiornati, per capire come possiamo abbracciare questa transizione digitale. L’intelligenza artificiale non va vista come un rischio per noi esseri umani, nel senso che non può e non deve sostituirci. L’intelligenza artificiale può sopportare le nostre attività quotidiane, ma questo non deve distoglierci dai rischi che posso derivare da un uso dell’intelligenza artificiale non corretto”. "L’auspicio è che le pubbliche amministrazioni possano migliorare i loro sistemi, possano investire in tecnologia, per rendere dei servizi migliori ai cittadini ma anche per l’amministrazione stessa. Se disponiamo di strumenti validi, efficaci, che possono agevolare alcune attività, lavoriamo meglio, così come i cittadini possono usufruire di servizi più efficienti, efficaci”.
—universitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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