Rapine con maschere da anziani: smascherati e arrestati due uomini

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Nella mattinata del 4 ottobre 2025, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 49enne di Telgate e un 66enne originario di Palazzolo sull’Oglio, residente in Romania. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bergamo su richiesta della Procura della Repubblica, rappresenta l’epilogo di un’indagine che ha portato a identificare i responsabili di due rapine messe a segno con un modus operandi tanto insolito quanto cinematografico.

Le rapine con le “maschere da anziani”

Tutto ha avuto inizio il 17 aprile 2025 a Scanzorosciate, quando due uomini, travisati con maschere realistiche raffiguranti volti di anziani e armati di taglierini, hanno rapinato la filiale della Banca di Credito Cooperativo dell’Oglio e del Serio. Dopo essersi fatti consegnare il denaro in cassa, sono fuggiti a bordo di una Fiat Panda rubata, poi ritrovata incendiata in via Enrico Fermi.

Grazie a un’attività investigativa minuziosa – tra analisi dei filmati, pedinamenti, intercettazioni e riscontri tecnici – i Carabinieri sono riusciti a ricostruire i movimenti dei sospettati e a collegare il colpo a un episodio analogo avvenuto in Veneto.

Il tentativo di rapina a Valeggio sul Mincio

Il 13 maggio 2025, con lo stesso travestimento e le stesse modalità, i due uomini hanno tentato una rapina alla filiale del Monte dei Paschi di Siena di Valeggio sul Mincio (VR). Dopo non essere riusciti ad accedere alle casseforti, si sono allontanati su una Lancia Y rubata, già preparata per essere data alle fiamme: i sedili erano stati cosparsi di liquido infiammabile.

Poche ore dopo, a Sirmione (BS), i Carabinieri li hanno rintracciati e sequestrato maschere, indumenti e taglierini utilizzati nei colpi. Non essendoci flagranza, i due erano stati inizialmente denunciati a piede libero.

Dalle denunce agli arresti

Per il tentativo di rapina di Valeggio sul Mincio, il 27 maggio 2025 i Carabinieri hanno eseguito un primo provvedimento restrittivo del G.I.P. di Verona: i due sono stati arrestati a Trezzo sull’Adda e condotti nel carcere di Bergamo.
Le indagini successive hanno poi confermato la loro responsabilità anche per la rapina di Scanzorosciate, portando il G.I.P. di Bergamo a emettere una nuova ordinanza di custodia cautelare, notificata il 4 ottobre mentre i due si trovavano già detenuti.

Le indagini, coordinate dalle Procure di Bergamo e Verona, hanno così smascherato i due rapinatori, che – come precisato dagli inquirenti – sono da ritenersi innocenti fino a eventuale condanna definitiva, trattandosi di un procedimento ancora nella fase delle indagini preliminari.

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