Nei giorni scorsi, al termine di una complessa attività d’indagine, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Brescia, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno hanno rintracciato e tratto in arresto un 29enne cittadino brasiliano, dando così esecuzione ad una “Red Notice” diffusa dall’INTERPOL a seguito di un Mandato d’Arresto Internazionale.
Nello specifico, il provvedimento era stato adottato in quanto il soggetto risultava colpito da un Mandato di Cattura ai fini di estradizione emesso dalle Autorità Brasiliane per il reato di violenza sessuale su minori, dovendo egli scontare una condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione.
I fatti di reato per i quali il latitante è stato condannato in via definitiva da un Tribunale brasiliano risalgono al 2015 ed al 2016. Subito dopo si era reso irreperibile nel suo Paese ed aveva trovato rifugio in Italia.
Il malvivente, individuato dai Poliziotti in un appartamento che si trova nel Centro Cittadino, veniva pertanto condotto presso gli Uffici della Questura di Brescia per l’esecuzione del Provvedimento restrittivo; quindi, al termine delle procedure di identificazione, condotto presso la Casa Circondariale “Nerio Fischione” in attesa di essere consegnato alle Autorità del Brasile.
La tempestiva esecuzione del Mandato di Arresto Internazionale è frutto della sinergia tra le Forze di Polizia Italiane e le corrispondenti Autorità Brasiliane, a testimonianza dell’efficacia della Cooperazione Internazionale in materia di Sicurezza e Giustizia.
Sono tutt’ora in corso le attività investigative al fine di verificare se la stessa presenza del soggetto sia legata a possibili azioni criminali e, di conseguenza, la rete di collegamenti ed eventuali appoggi che lo hanno spinto a soggiornare nel territorio bresciano.
“Gran parte delle attività delittuose più complesse, al giorno d’oggi, hanno implicazioni sul piano transnazionale – ha evidenziato il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori –. Per questo motivo una efficace azione di prevenzione, di contrasto e di repressione non può prescindere da due aspetti: da un lato l’adozione, da parte di tutti i Paesi, di legislazioni armoniche e compatibili fra loro e, dall’altro, l’utilizzo sistematico dei canali di Cooperazione Internazionale di Polizia e Giudiziaria (in particolar modo Interpol, Europol, S.I.RE.N.E. ed Eurojust) e di tutti quegli strumenti operativi previsti soprattutto dalle normative europee (Mandati di Arresto Europeo, Ordini Europei di Indagine, Squadre Investigative Comuni, ecc.) che consentono di operare in ambito internazionale adottando procedure semplificate, ed i cui risultati sono pienamente utilizzabili in sede di Giudizio in tutti i Paesi aderenti”.
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