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Al bergamasco Silvio Garattini il Premio De Sanctis per la Ricerca. Cerimonia di consegna a Roma il 23 ottobre

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Otto i premiati per il contributo nel campo delle scienze della vita, tra cui Garattini per la carriera, Burioni per aver difeso il rigore e la verità della scienza, rendendola comprensibile a tutti, Maria Leptin, Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca e alla memoria di Sammy Basso per aver trasformato la sua condizione di malattia in un messaggio universale di forza e amore per la scienza.

Roma, 21 ottobre 2025 – Un riconoscimento solenne all’eccellenza scientifica e alla ricerca che si traduce in cura, speranza e futuro. È questo il senso della prima edizione del Premio De Sanctis per la Ricerca, promosso dalla Fondazione De Sanctis in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, intitolato al professor Giovanni Scambia, ginecologo oncologo del Policlinico Agostino Gemelli di Roma scomparso lo scorso febbraio, figura di riferimento internazionale e esempio di una medicina fondata sulla conoscenza, sull’ascolto e sulla responsabilità verso i pazienti.

La cerimonia è in programma giovedì 23 ottobre alle ore 10:00 presso l’Università di Roma “La Sapienza” alla presenza di Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca; Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’Editoria; Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università di Roma “La Sapienza”; Gianni Letta, Presidente del Premio; Alessandra Gallone, Vicepresidente del Premio; Luisa Scambia, figlia del professor Giovanni Scambia; Francesco De Sanctis, Presidente della Fondazione De Sanctis. Moderatrice Maria Antonietta Spadorcia, vicedirettrice del TG2.

Otto protagonisti della ricerca farmacologica saranno riconosciuti per il loro contributo alla scienza e alla salute pubblica: Domenica Lorusso, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas University e responsabile del Centro di Ginecologia Oncologica dell’ospedale Humanitas San Pio X di Milano, per il ruolo pionieristico nella ricerca clinica oncologica e nello sviluppo di modelli terapeutici personalizzati per i tumori ginecologici, Maurizio D’Incalci, Professore di Farmacologia di Humanitas University e capo del Laboratorio di Farmacologia Antitumorale all’IRCCS Istituto Clinico Humanitas per una vita dedicata alla farmacologia molecolare e alla creazione di nuove strategie terapeutiche antitumorali, PTA Lab – Team Università di Bologna FABIT (Farmacia e Biotecnologie), per l’eccellenza della ricerca peptidica e per aver costruito un laboratorio giovane e innovativo, espressione del futuro della farmacologia italiana, Giovanna Lattanzi, Dirigente di Ricerca all’Istituto di Genetica Molecolare Luigi Luca Cavalli Sforza del CNR , per il suo contributo alla genetica molecolare e allo studio delle malattie rare, che ha aperto nuove prospettive nella medicina di precisione, Silvio Garattini, Fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, con il Premio alla Carriera, per una vita spesa al servizio della scienza, dell’etica e della salute pubblica, Maria Leptin, Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca per l’impegno nel promuovere una ricerca libera, interdisciplinare e fondata sull’eccellenza, in Europa e nel mondo, Sammy Basso (alla memoria), per aver trasformato la sua condizione di malattia in un messaggio universale di forza e amore per la scienza, Roberto Burioni, Medico e professore ordinario di microbiologia e virologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, per aver difeso il rigore e la verità della scienza, rendendola accessibile e comprensibile a tutti.
Un segnale forte per il Paese. Questa prima edizione del Premio De Sanctis per la Ricerca vuole essere un atto di fiducia nella scienza e nei suoi protagonisti, troppo spesso invisibili nonostante il contributo fondamentale che offrono alla vita collettiva.

L’obiettivo è chiaro: valorizzare l’eccellenza italiana, promuovere una cultura della ricerca vicina ai cittadini, e costruire ponti tra scienza, società e istituzioni.

La cerimonia gode del patrocinio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’Università di Roma “La Sapienza”, ed è resa possibile grazie al sostegno di AstraZeneca, Lilly ed Enel. Partner istituzionale dell’iniziativa è la Rai, con il TGR come media partner insieme all’agenzia Studio BElive.

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