Tutto ha avuto inizio nel gennaio 2025, quando davanti al cancello dell’Azienda Agricola Biava di Scanzorosciate si è presentato Luca Di Gianfrancesco, Ambasciatore d’Italia in Azerbaigian. Dopo aver assaggiato il Moscato di Scanzo DOCG in un ristorante, l’Ambasciatore – affascinato dall’unicità di questo vino – ha deciso di conoscerne personalmente il produttore. Da quell’incontro casuale è nata un’amicizia e una collaborazione che oggi porta il nome di Biava e del Moscato di Scanzo fino a Baku, capitale azera, per un evento di rilievo internazionale.
L’Ambasciatore Di Gianfrancesco si è fatto promotore di questo straordinario vino bergamasco, servendolo nelle occasioni ufficiali e condividendolo con diplomatici e ospiti internazionali, diventando così un vero “ambasciatore” del Moscato di Scanzo nel Caucaso.
Il progetto ha trovato il suo compimento con un grande evento all’Ambasciata Italiana di Baku e presso il prestigioso Four Seasons Hotel, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, iniziativa sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Agricoltura.
Protagonisti delle serate sono stati i vini dell’Azienda Agricola Biava, non solo il Moscato di Scanzo ma anche il Secco e il Guelfo nero, insieme alla straordinaria cucina del pluristellato ristorante Da Vittorio, rappresentato dallo chef Bobo Cerea, tre stelle Michelin.
Un incontro d’eccellenza che ha raccontato l’anima autentica dell’Italia: il connubio tra territorio, artigianalità e passione.
“È stato per me un vero onore partecipare a questi importanti eventi – sottolinea Manuele Biava, che insieme al figlio Filippo ha presentato i propri vini durante le iniziative svoltesi a Baku –. Desidero ringraziare l’ambasciatore Luca Di Gianfrancesco e la moglie Wiame per la calorosa accoglienza e per l’attenzione riservata all’enogastronomia bergamasca. Un ringraziamento speciale va anche a Cecilia Oliva, direttrice di ITA – Agenzia ICE di Baku, il cui supporto è stato fondamentale per facilitare il nostro arrivo e la permanenza in Azerbaigian”.
L’Azienda Agricola Biava, custode da generazioni di una consolidata tradizione vitivinicola di qualità, rappresenta oggi uno dei simboli più autentici e identitari della viticoltura bergamasca.
“Portare i nostri vini a Baku, in un contesto così prestigioso, non è solo un orgoglio personale, ma vuole essere un valore aggiunto per tutta la comunità bergamasca. Il Moscato di Scanzo racchiude la storia, il clima e la dedizione di una terra unica”, dichiara Manuele Biava, titolare dell’azienda.
Prodotto esclusivamente nel comune di Scanzorosciate, il Moscato di Scanzo DOCG è un vino rosso passito di straordinaria eleganza, ottenuto da uve moscato di Scanzo coltivate sui pendii assolati del Monte Bastia, dove il terreno ricco di “Sas de Luna” e il microclima mite regalano al vino profumi inconfondibili di rosa, frutti rossi e spezie.
L’iniziativa è stata un “assaggio” della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che quest’anno sostiene la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, promossa dal Governo italiano con il sostegno attivo di Coldiretti.
Un riconoscimento che mira a valorizzare non solo la cultura gastronomica italiana, ma anche a difendere le produzioni autentiche dai fenomeni dell’Italian sounding, che sottrae ogni anno all’Italia circa 120 miliardi di euro.
“Sostenere la candidatura UNESCO significa difendere l’identità dei nostri territori e delle nostre produzioni. L’esperienza dell’Azienda Biava ne è un esempio concreto: una piccola realtà capace di farsi ambasciatrice del Made in Italy più vero”, sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Gabriele Borella.
Con questo evento, il Moscato di Scanzo e la famiglia Biava hanno portano a Baku non solo un vino, ma un messaggio di orgoglio, tradizione e identità italiana e bergamasca.
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