Messina – Bergamo: ai domiciliari 56enne per atti persecutori sui social verso una donna bergamasca

🔔 Vuoi ricevere le notizie di Montagne & Paesi sul tuo smartphone? WhatsApp WhatsApp | Telegram Telegram

Un 56enne originario di Messina è finito in carcere dopo una serie di condotte persecutorie nei confronti di una 55enne residente nella provincia di Bergamo, conosciuta esclusivamente tramite i social network. La vicenda, iniziata la scorsa estate, ha portato all’attivazione del protocollo “codice rosso” e a una rapida escalation di provvedimenti restrittivi.

Tutto è cominciato nel pomeriggio del 24 ottobre, quando la donna si è presentata alla Stazione dei Carabinieri di Curno per denunciare l’uomo. Nonostante non si fossero mai incontrati di persona, il 56enne aveva iniziato, dopo un primo scambio di messaggi su una piattaforma social, a perseguitarla con chiamate insistenti, messaggi minacciosi e video — alcuni dei quali alterati tramite l’uso dell’intelligenza artificiale — inviati a qualsiasi ora del giorno e della notte. Timorosa per la propria incolumità, la donna ha deciso di rivolgersi subito alle forze dell’ordine.

Dopo la prima denuncia, al messinese era stato notificato un ammonimento per atti persecutori, misura di prevenzione disposta per interrompere immediatamente le condotte moleste. Tuttavia, l’uomo ha continuato imperterrito nel suo comportamento, costringendo la vittima a tornare nuovamente dai Carabinieri di Curno per denunciare il proseguimento degli atti persecutori.

Alla luce della reiterazione e della gravità dei fatti, il 25 novembre il GIP del Tribunale di Bergamo, su richiesta della Procura, ha disposto nei confronti del 56enne la misura degli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Messina Centro, che hanno immediatamente organizzato specifici servizi di vigilanza per monitorare eventuali spostamenti.

Proprio il giorno successivo, l’uomo è stato sorpreso mentre lasciava la propria abitazione, violando così le prescrizioni imposte dal giudice. Arrestato per evasione, l’episodio è stato subito segnalato alla Procura di Bergamo, che ha chiesto e ottenuto un aggravamento della misura cautelare. Nel pomeriggio del 29 novembre, i militari peloritani hanno quindi arrestato nuovamente l’uomo, traducendolo in carcere.

Il 56enne dovrà ora rispondere del reato di atti persecutori ai sensi dell’art. 612 bis del Codice Penale. La Procura orobica ha attivato il protocollo “codice rosso”, che garantisce una trattazione prioritaria dei procedimenti legati a violenze e minacce nei confronti delle vittime vulnerabili.

Si precisa che le indagini sono tuttora in corso e che, come previsto dalla legge, l’indagato è da considerarsi non colpevole fino all’eventuale sentenza definitiva.

WhatsApp Logo

📲 Ricevi gratis le notizie di Montagne & Paesi sul tuo telefonino!

Iscriviti al nostro canale WhatsApp ufficiale per restare sempre aggiornato su notizie e curiosità dalle valli.

👉 Clicca qui per iscriverti al canale

Telegram Logo

📢 Seguici anche su Telegram!

Unisciti al canale Telegram di Montagne & Paesi per ricevere tutte le news in tempo reale.

👉 Clicca qui per iscriverti su Telegram

document.addEventListener("DOMContentLoaded", function() { // Se esiste già non fa nulla if (!document.querySelector("#content")) { // Prova a trovare il contenuto principale più probabile const main = document.querySelector("main, .site-main, .content-area, #primary, .container, .page-content"); if (main) { main.setAttribute("id", "content"); } } });
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Puoi trovare maggiorni informazioni sul nostro trattamento dei dati personali nella nostra Privacy Policy