Sulla pista di ghiaccio 02ice Milano di Piazza Città di Lombardia, medici, infermieri e soccorritori dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU) – al termine dei lavori della prima giornata del Congresso nazionale Siems – hanno realizzato una simulazione di intervento di primo soccorso in caso di infortunio durante una competizione sportiva. L’iniziativa ha permesso al pubblico di osservare da vicino l’organizzazione e le procedure di emergenza sanitaria per le quali il personale medico e infermieristico di AREU è impegnato in un percorso di formazione specifica in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
“Le procedure che vengono messe in atto consistono nell’organizzare un sistema di soccorso in grado di garantire il più rapido intervento possibile – spiega Stefano Sironi, direttore della Struttura di Formazione di AREU – dopo la richiesta di intervento da parte del direttore di gara o dell’arbitro, viene effettuata una prima valutazione, generalmente insieme al medico della società sportiva. A quel punto può essere autorizzato l’ingresso delle squadre di emergenza FOP.
Le FOP – Field of Play – sono squadre di soccorso appositamente formate per intervenire direttamente sul campo di gara e possono essere composte da medici, infermieri e soccorritori, con differenti configurazioni operative. All’esterno dell’area di gara è inoltre sempre attiva una Medical Station, nella quale operano un medico rianimatore, un infermiere e un soccorritore, pronti a completare le procedure di emergenza avanzata.
La prima simulazione ha riguardato un infortunio causato da un impatto violento durante una partita di hockey su ghiaccio. Nella seconda esercitazione, invece, sono state messe in scena le procedure da adottare in caso di arresto cardiaco dell’atleta.
“In situazioni di arresto cardiaco – prosegue Sironi – si attivano immediatamente le procedure più avanzate già sul campo di gioco. Il paziente viene poi evacuato nella Medical Station, dove si completano le manovre di rianimazione cardiopolmonare»” Le procedure includono il massaggio cardiaco, l’utilizzo del defibrillatore e, se necessario, l’intubazione.
“Nel frattempo – conclude Sironi – il sistema di emergenza è già allertato per garantire il trasferimento del paziente verso uno degli ospedali olimpici, sia in caso di trauma sia di arresto cardiaco”.
L’iniziativa rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di preparazione sanitaria che AREU sta portando avanti per assicurare standard di eccellenza nella gestione delle emergenze durante i grandi eventi sportivi internazionali.
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