(Adnkronos) – Un viaggio sentimentale tra memorie e carte d'archivio per scoprire aneddoti, storie e curiosità ma anche umanità degli scrittori più famosi. È il "Tour Letterario" – da un’idea del presidente Riccardo Nencini e del direttore Michele Rossi – con Daniela Morozzi e le archiviste Elisa Martini e Benedetta Gallerini, e la regia di Matteo Marsan, in programma dal 28 gennaio all'Archivio Contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze (Via Maggio 42) fino al 13 maggio. Tutti gli appuntamenti saranno alle ore 15 a ingresso libero con prenotazione obbligatoria (inviando una richiesta a archivio@vieusseux.it) per un racconto che ci riporta agli anni che videro la nascita del Gabinetto Vieusseux, la storica istituzione culturale fiorentina, fondata nel 1819 da Giovan Pietro Vieusseux, che funziona come biblioteca, centro di studio e luogo d'incontro per intellettuali, con una vasta collezione di libri e periodici in varie lingue, fondamentale per il dibattito culturale e politico dell'Ottocento italiano e europeo. Qui tutto comincia: la Firenze dell’Ottocento risuona nei commenti dei suoi frequentatori, nei nomi degli ospiti che testimoniano la presenza di tanti intellettuali italiani e stranieri. C’è la grafia terribile di Tommaseo e c’è il celebre incontro del 3 settembre 1827, quando Leopardi e Manzoni si incrociano mentre quest’ultimo è a Firenze per “risciacquare i panni in Arno” dopo l’edizione milanese del ’27 — lo stesso mese in cui vedono la luce anche le Operette morali. Le voci si sovrappongono come in un coro: Ida Baccini, giornalista e scrittrice tra le più popolari della fine Ottocento, che reclama il diritto di leggere ciò che vuole, Dostoevskij che, il 4 gennaio 1869, prende in prestito Madame Bovary per completare l’ultimo capitolo dell’Idiota. Nomi che ricorrono sui Libri dei soci e arrivano fino agli autori del primissimo Novecento come d’Annunzio e Pascoli, legati al “Marzocco” e alla famiglia Orvieto, fino a proseguire con Montale e Gadda, per il posto di direttore del Gabinetto Scientifico Letterario, o con un Ungaretti pungente, che commenta con ironia il Nobel assegnato a Quasimodo. "Un modo per aprire questo luogo ai cittadini – ha spiegato il presidente Riccardo Nencini, che ha presentato oggi in anteprima l'iniziativa – e per mostrare che scrittrici e scrittori erano grandi ma avevano tutti i difetti degli uomini. E’ un regalo che abbiamo pensato per la città e per tutti coloro che sono curiosi, anche da fuori Firenze, di scoprire il lato umano dei più grandi scrittori di tutti i tempi che al Vieusseux erano di casa".
—culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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