Bergamo, due arresti: giovani recidivi finiscono in carcere

🔔 Vuoi ricevere le notizie di Montagne & Paesi sul tuo smartphone? WhatsApp WhatsApp | Telegram Telegram

I Carabinieri della Compagnia di Bergamo, in due distinte operazioni, hanno tratto nuovamente in arresto due uomini già fermati nei giorni scorsi e colpiti da misure cautelari più restrittive disposte dall’Autorità Giudiziaria.
Il primo caso riguarda un 25enne italiano residente a Treviolo. Nel pomeriggio del 27 agosto i militari della Stazione di Curno lo avevano arrestato per evasione, dopo averlo sorpreso fuori dalla propria abitazione, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari per una tentata rapina commessa a Orio al Serio lo scorso 29 maggio. In sede di giudizio direttissimo il giudice non aveva convalidato l’arresto e non aveva applicato misure cautelari più restrittive, ritenendo che l’allontanamento fosse durato solo pochi minuti. Tuttavia, il 29 agosto, il giovane è stato nuovamente arrestato e condotto in via Gleno in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Bergamo per la inosservanza degli obblighi imposti, che ha sostituito la precedente misura.
Analoga vicenda per un 21enne cittadino marocchino senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale. Nella notte del 25 agosto i Carabinieri della Sezione Radiomobile lo avevano arrestato in flagranza per il furto di una bicicletta. All’epoca, in sede di convalida, all’arrestato veniva applicata la misura cautelare del divieto di dimora in Bergamo, misura che si aggiungeva a precedenti provvedimenti a suo carico: un altro divieto di dimora esteso alla provincia bergamasca, il foglio di via obbligatorio dai comuni di Bergamo e Antegnate disposto dal Questore, e un ordine di espulsione dal territorio nazionale in quanto clandestino. Nonostante ciò, il 29 agosto, il giovane è stato nuovamente rintracciato nel centro cittadino di Bergamo e condotto al carcere di via Gleno in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Brescia, in sostituzione del primo divieto di dimora a cui era sottoposto.
Le attività si sono svolte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo.
Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che i fascicoli versano nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti degli indagati sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.

WhatsApp Logo

📲 Ricevi gratis le notizie di Montagne & Paesi sul tuo telefonino!

Iscriviti al nostro canale WhatsApp ufficiale per restare sempre aggiornato su notizie e curiosità dalle valli.

👉 Clicca qui per iscriverti al canale

Telegram Logo

📢 Seguici anche su Telegram!

Unisciti al canale Telegram di Montagne & Paesi per ricevere tutte le news in tempo reale.

👉 Clicca qui per iscriverti su Telegram

Condividi:

Ultimi Articoli

Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Puoi trovare maggiorni informazioni sul nostro trattamento dei dati personali nella nostra Privacy Policy