Bergamo, in manette 44enne: Carabinieri e Procura smantellano una lunga scia di reati tra furti, rapine improprie e veicoli rubati

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BERGAMO – È stato arrestato lo scorso 19 settembre un 44enne originario di Seriate e residente a Bergamo, già noto alle forze dell’ordine, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bergamo su richiesta della Procura della Repubblica. L’uomo è indagato per una serie estesa di reati predatori – furti consumati e tentati, rapina impropria, ricettazione, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e guida senza patente – commessi tra maggio e settembre 2025 a Bergamo e nell’hinterland.

Il provvedimento rappresenta l’esito di un’articolata e prolungata indagine svolta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bergamo, che sono riusciti a collegare tra loro numerosi episodi inizialmente trattati come fatti isolati. Grazie all’incrocio delle immagini di videosorveglianza, ai controlli su strada, al rinvenimento di mezzi rubati e al riconoscimento di elementi specifici come tatuaggi e abbigliamento, gli investigatori hanno ricostruito quella che appare come una vera e propria “catena” di reati seriali, interrotta con l’esecuzione della misura cautelare in carcere.

La sequenza dei reati contestati

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P., al 44enne vengono attribuiti numerosi episodi, ricostruiti in ordine cronologico:

15 maggio 2025 – Dopo aver rotto il finestrino di una Lancia Y in sosta, avrebbe rubato una borsa con effetti personali, documenti e il telecomando del cancello dell’abitazione della vittima.

10 luglio 2025 – Utilizzo indebito di una carta di pagamento smarrita dal titolare, con acquisti in diversi negozi di Torre Boldone per circa 118 euro.

11 luglio 2025 – Tentato furto di una Mini Cooper in sosta, dopo aver forzato la portiera; nella stessa giornata è stato ripreso mentre circolava su un motociclo risultato rubato pochi giorni prima.

Sempre l’11 luglio 2025, l’indagato avrebbe messo in atto un episodio di violenza privata: alla guida del motociclo avrebbe affiancato un’auto di grossa cilindrata, intimando al conducente di fermarsi e consegnargli le chiavi, colpendo più volte la portiera e costringendo la vittima a trovare rifugio in una concessionaria.

Dalle verifiche è inoltre emerso che l’uomo guidava il motociclo senza patente, già revocata, con recidiva specifica nel biennio.

11 agosto 2025 – Nel parcheggio di un centro commerciale di Bergamo avrebbe aperto un’auto in sosta impossessandosi di un telefono cellulare e un portatessere: le telecamere presenti hanno ripreso interamente la scena.

15–30 agosto 2025 – Serie di furti e tentativi di furto presso un supermercato della grande distribuzione: sottrazione di prodotti, rimozione dei dispositivi antitaccheggio e, in un caso, atti violenti per garantirsi la fuga dopo essere stato intercettato dal personale.

18 agosto 2025 – Fermato alla guida di uno scooter Suzuki Burgman rubato; nuovamente sorpreso senza patente.

17 settembre 2025 – Attribuita la sottrazione di un ciclomotore Piaggio Zip parcheggiato in strada, dopo aver forzato il blocco sterzo.

Un quadro indiziario grave e coerente

Alla luce dei molteplici episodi, dei precedenti dell’indagato – già noto per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti – e della continuità delle condotte, la Procura della Repubblica di Bergamo ha richiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Il caso mette in evidenza, sottolineano gli inquirenti, come anche i cosiddetti “reati minori” – piccoli furti su auto, utilizzi indebiti di carte, guida senza patente – possano rappresentare una minaccia concreta per la sicurezza pubblica quando parte di un comportamento seriale.

Presunzione di innocenza

La Procura ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che, come previsto dalla legge, l’indagato deve essere considerato non colpevole fino a sentenza definitiva.

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