Brescia, maxi operazione della Questura: 15 irregolari pregiudicati rimpatriati o trattenuti nei C.P.R., 36 allontanati e 379 permessi di soggiorno revocati

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Proseguono senza sosta i controlli straordinari di pubblica sicurezza disposti dal Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori, finalizzati a contrastare le sacche di illegalità spesso connesse al fenomeno dell’immigrazione clandestina e alla microcriminalità diffusa.

Negli ultimi giorni, le attività interforze — che hanno visto impegnati Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizie Locali — hanno portato a risultati significativi: 15 cittadini extracomunitari irregolari e con precedenti penali per reati di diversa natura e gravità (tra cui furti, rapine, spaccio, violenze e tentati omicidi) sono stati espulsi dal territorio nazionale, rimpatriati in aereo o trattenuti nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.).

Tra questi figurano persone di origine marocchina, egiziana, tunisina, algerina, indiana, romena, filippina, albanese, nigeriana, cinese e pakistana, individuate a seguito di controlli e operazioni mirate in città e in diversi comuni della provincia. Per i casi più gravi, il Questore Sartori ha disposto l’accompagnamento immediato alla frontiera o il trasferimento nei C.P.R. di Milano, Torino e Gorizia, in attesa del rimpatrio nei rispettivi Paesi d’origine.

Parallelamente, altri 36 stranieri irregolari ma incensurati sono stati raggiunti da ordini di allontanamento volontario, con l’obbligo di lasciare l’Italia entro 7 giorni, pena l’espulsione coatta.

Le verifiche condotte dall’Ufficio Immigrazione hanno inoltre portato alla revoca o al diniego di 379 permessi di soggiorno risultati non più validi o richiesti da soggetti privi dei requisiti previsti.

«Queste attività di Polizia — ha dichiarato il Questore Sartori — mirano a contrastare degrado urbano e criminalità diffusa, impedendo che soggetti pregiudicati o privi di titolo per restare in Italia possano radicarsi sul territorio. L’obiettivo è mantenere alto il livello di legalità nella nostra provincia e far percepire ai cittadini la costante presenza dello Stato a tutela della sicurezza collettiva».

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