ATTIVATA LA DIALISI DOMICILIARE: UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER I PAZIENTI CON MALATTIA RENALE CRONICA
Indipendenza e comodità per programmare la terapia secondo le proprie necessità sia a casa propria che in vacanza
Una grande opportunità per i malati renali cronici viene offerta dalla Struttura di Nefrologia e Dialisi dell’Asst Valtellina e Alto Lario che in queste settimane ha implementato il percorso di dialisi domiciliare allo scopo di migliorare la qualità della vita dei propri pazienti. La dialisi rappresenta purtroppo un passaggio quasi obbligato per chi è affetto da una malattia renale cronica progressiva. Il paziente che deve sottoporsi a dialisi, infatti, deve recarsi in ospedale per il trattamento due o tre volte la settimana, per tre o quattro ore, in giorni e orari prefissati, senza contare il tempo necessario per gli spostamenti da casa al centro dialisi più vicino e ritorno. «Con questo servizio, inserito nel percorso di cura concordato – spiega il direttore della Nefrologia e Dialisi Sara Maria Viganò -, vorremmo rendere il paziente il più possibile indipendente dal nostro centro, lasciandogli la libertà di organizzare gli orari della dialisi secondo la propria attività quotidiana e di spostarsi per le vacanze senza la necessità di trovare un centro dialisi disponibile ad accoglierlo».
La dialisi domiciliare viene effettuata secondo il piano terapeutico personalizzato, con il supporto e il monitoraggio periodico del personale sanitario dedicato e con controlli programmati. Il paziente e chi lo supporta vengono istruiti sulle modalità di esecuzione della terapia, sull’utilizzo delle apparecchiature fornite e sulle procedure di sicurezza. Proprio in questi giorni, il primo paziente ha iniziato l’emodialisi domiciliare frequente: si tratta di una vera e propria emodialisi che viene effettuata dal paziente a casa propria, cinque giorni alla settimana, per due ore circa, utilizzando una macchina da dialisi portatile e di semplice utilizzo. Serve soltanto il supporto di un familiare che aiuta il paziente nella preparazione della macchina.
Per la Nefrologia e dialisi dell’Asst Valtellina e Alto Lario si sta per concludere un anno importante sul fronte della riorganizzazione dell’attività. Grazie alla collaborazione con l’Asst Niguarda e l’arrivo di nuovi giovani medici, è stato possibile implementare il percorso di dialisi domiciliare, a cominciare dal rafforzamento della dialisi peritoneale, una metodica dialitica già disponibile presso la struttura ma poco sfruttata. Si tratta di un trattamento dialitico poco conosciuto che prevede il posizionamento di un catetere addominale che permette l’infusione di una soluzione a base di glucosio, la quale sfrutta le capacità dell’organismo di mantenersi in equilibrio per andare a rimuovere le tossine. Si effettua tutti i giorni, in alcuni casi di notte, mentre il paziente dorme, in autonomia o con il supporto di un familiare.
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