ALBINO (BG) – Si erano spacciati per appartenenti all’Arma dei Carabinieri e, con una truffa ben orchestrata, erano riusciti a farsi consegnare da un anziano residente ad Albino gioielli e denaro per un valore complessivo di circa 200mila euro. Ora, a distanza di pochi mesi, i due responsabili – un uomo del ’77 e una donna del ’70, entrambi campani e con precedenti specifici – sono stati identificati e arrestati.
Il raggiro era avvenuto lo scorso 5 maggio: fingendo di dover mettere in sicurezza i beni della vittima a causa di presunti furti nella zona (in realtà mai accaduti), i due avevano utilizzato anche la tecnica dello “spoofing”, facendo apparire sul telefono dell’anziano il numero della caserma dei Carabinieri di Albino. Spacciandosi per un capitano dell’Arma, avevano convinto l’uomo a consegnare i preziosi a un falso militare in borghese, con tanto di “codice di sicurezza” per rendere la messinscena più credibile.
Parallelamente, anche la moglie della vittima era stata contattata: seguendo le indicazioni ricevute, aveva inviato via telefono le foto dei gioielli di casa.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Bergamo, sono partite subito dopo la denuncia. I militari hanno analizzato i filmati delle telecamere di sorveglianza e incrociato i dati con un controllo effettuato lo stesso giorno dai Carabinieri di Verona, riuscendo così a identificare i due presunti autori e l’auto utilizzata per la fuga. Le immagini di videosorveglianza di hotel tra Bergamo, Brescia e Verona hanno ulteriormente confermato la loro presenza in zona, con gli stessi abiti indossati durante la truffa.
Sulla base degli elementi raccolti, il GIP del Tribunale di Bergamo ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’ordinanza è stata eseguita il 10 settembre dai Carabinieri della Compagnia di Maddaloni (CE), che hanno rintracciato la coppia nella loro abitazione di Santa Maria a Vico (CE). Sono in corso ulteriori accertamenti per recuperare la refurtiva.
I Carabinieri ricordano che nessuna forza di polizia chiede denaro o gioielli ai cittadini: in caso di dubbi è fondamentale non fornire informazioni telefoniche e contattare immediatamente il 112 NUE.
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