Flotilla, italiani attendono espulsione: in carcere condizioni ‘disagevoli’

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(Adnkronos) –
Gli attivisti italiani bloccati da Israele a bordo delle barche della Flotilla stanno bene ma sono provati dalle condizioni di detenzione in carcere. Sono 42 le persone che attendono l'espulsione per lasciare il paese e rientrare in Italia. Gli attivisti, compresi alcuni giornalisti, hanno ricevuto la visita consolare dell'Ambasciata d'Italia nella giornata di ieri, come riferisce la Farnesina. Il team consolare ha potuto incontrare tutti i fermati, che stanno bene anche se sono provati da un mese trascorso in mare e dai due giorni di profondo stress in coincidenza con l'operazione militare contro le barche. Il team consolare ha segnalato che nel carcere le condizioni detentive sono particolarmente disagevoli. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dato quindi istruzioni all'ambasciata di chiedere tramite il ministero degli Esteri israeliano una verifica e un miglioramento delle condizioni di detenzione. L'ambasciata è al lavoro per accelerare le pratiche di espulsione, che saranno particolarmente veloci soprattutto per gli attivisti che hanno deciso di firmare il foglio di via proposto dalle autorità israeliane. Un'indicazione sul trattamento riservato agli attivisti arriva con la diffusione di un video che documenta il comportamento del ministro della Sicurezza israeliano, Itamar Ben-Gvir. Il 'falco' del governo di Benjamin Netanyahu si presenta davanti agli attivisti, radunati dopo lo sbarco e tutti seduti a terra, definendoli "terroristi" e invocando una lunga carcerazione.  In Italia, intanto, sono rientrati i 4 parlamentari che hanno partecipato alla missione della Flotilla. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi sono stati liberati da Israele e sono sbarcati a Fiumicino nel primo pomeriggio di ieri, accolti dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e da Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di AVS. "Sto bene, siamo un po' provati ma il nostro pensiero continua a essere a Gaza. Anche con tutte le persone che non sono tornate. Ci sono state delle violazioni e sono successe un sacco di cose", ha detto Scuderi. "Non siamo stati trattati benissimo, mi hanno sequestrato bancomat e telefono, non si poteva uscire per andare al bagno, nella notte non abbiamo potuto chiamare l'ambasciata. Ci sono state violazione dei diritti, siamo stati presi in acque internazionali". "Siamo stati tutto il tempo insieme ai componenti della Flotilla, in questo centro dove ci hanno schedato e monitorato – ha raccontato Croatti –. Siamo stati poi portati con dei furgoni verso il carcere, fotografati e rimessi a bordo. Poi ci hanno fatto fare una dichiarazione che stavamo bene, perché stavamo bene, e ci hanno riportato nuovamente sui furgoni".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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