Gardone Val Trompia – L’inizio dell’anno scolastico porta con sé una sorpresa amara per diverse famiglie gardonesi. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuliano Brunori ha introdotto un aumento delle tariffe del trasporto pubblico scolastico sulla tratta Magno – Gardone, che passa dai 60 euro stabiliti dalla precedente giunta Lancelotti a una cifra compresa tra i 90 e i 225 euro annui, in base all’indicatore ISEE.
Le proteste non si sono fatte attendere e, dopo le lamentele di famiglie e opposizione, la giunta ha deciso di rivedere i costi, fissando un tetto massimo a 126 euro. Un correttivo che però non placa le polemiche: «Rimane comunque un aumento pesante: dal +50% al +100% rispetto a prima», sottolineano dalla civica La Nostra Città.
Molti cittadini hanno espresso il loro malcontento anche sui social e nelle sedi pubbliche. «Ho due nipoti, uno in prima media e l’altra in prima superiore. L’abbonamento Magno – Gardone ora costa 126 euro a testa contro i 60 della precedente amministrazione. Sarebbe utile un buon esame di coscienza», scrive una nonna.
Dura anche la testimonianza di una mamma: «L’abbonamento dei ragazzi fino a 16 anni è raddoppiato, è una vergogna! Costa solo 10 euro in meno dell’abbonamento scolastico normale. Ma siccome riguarda poche famiglie… tutti zitti».
Gli aumenti, secondo alcune segnalazioni, riguarderebbero anche la mensa scolastica. «La mensa della scuola dell’infanzia quest’anno costa 9,10 euro, il doppio dell’anno scorso. Senza parole!», denuncia un papà. Per i non residenti il prezzo sale addirittura a 12 euro a pasto.
Una situazione che alimenta tensioni e polemiche in città, proprio a ridosso dell’avvio delle lezioni.
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