(Adnkronos) – In Piazza dei Miracoli a Pisa il tempo sembra sospeso, ma i cantieri no. Nella Cattedrale di Santa Maria Assunta – cuore del complesso monumentale che comprende anche Battistero, Camposanto e la celebre Torre pendente – il lavoro non finisce mai. Non è un modo di dire: da quando fu consacrata nel 1118 (i lavori erano iniziati nel 1063), il Duomo è un organismo vivo, che respira, si muove, cambia. E si restaura continuamente. Lo conferma l'ingegnere Roberto Cela, direttore tecnico dell'Opera della Primaziale Pisana, responsabile dei lavori del "cantiere perenne" del monumento simbolo di Pisa. Il fronte più importante aperto oggi è quello del transetto sud, conosciuto anche come transetto di San Ranieri. Qui i lavori dureranno almeno fino al 2028. "Stiamo restaurando l'intero apparato lapideo esterno e la copertura – spiega Cela all'Adnkronos – In parallelo procedono gli interventi interni: il restauro del cassettonato ligneo dorato, degli intonaci a finto marmo, delle superfici lapidee e di tutte le decorazioni del matroneo". Il cantiere è partito dall'alto, per lasciare libera la parte inferiore durante l'anno giubilare, e dal prossimo gennaio proseguirà "a scendere" fino ai pavimenti. Il transetto nord, invece, è già stato completato negli anni scorsi. E dopo il transetto? Si passa alla navata Il cronoprogramma dei prossimi anni è chiaro: "Chiusi i due transetti, si interverrà sulla navata centrale – anticipa Cela – restaurando tutte le superfici lapidee delle facciate laterali, sud e nord". Un percorso di cura che procede per cerchi concentrici, dalla cupola alle estremità, e poi verso il corpo centrale della chiesa. Piazza dei Miracoli poggia su un terreno complesso, lo stesso che ha segnato il destino della Torre pendente. Anche la Cattedrale, nel suo modo molto meno vistoso, si muove. "La Torre soffre di più perché è un elemento snello – spiega l'ingegnere Cela, ma anche la Cattedrale registra nel tempo piccoli movimenti. Per questo stiamo lavorando con l'Università di Pisa per analizzare fessurazioni, allineamenti e i modi in cui le varie parti dell’edificio si comportano". Il transetto sud e quello nord, ad esempio, 'viaggiano' in maniera leggermente diversa rispetto al corpo centrale. Preoccupazioni per la stabilità? "Assolutamente no. È un edificio in piedi da quasi 950 anni. Ma lo monitoriamo costantemente, come tutte le fabbriche monumentali della Piazza dei Miracoli". E la domanda che tutti farebbero: come sta la Torre di Pisa? "Non è ferma – chiarisce Cela – ma continua con una tendenza positiva: sta recuperando, in modo impercettibile, la sua pendenza naturale". I lavori di consolidamento del Comitato Internazionale, conclusi nei primi anni 2000 hanno permesso di "raddrizzarla" di mezzo grado, circa 50 centimetri allo strapiombo. Un recupero che il Comitato internazionale di sorveglianza dei lavori aveva previsto durasse 15 anni: e infatti gli effetti si stanno ancora manifestando. Il gruppo di sorveglianza oggi presieduto dal professor Salvatore Settis lo conferma: la Torre è stabile e "in salute". "Con quell'intervento – evidenzia Cela – possiamo dire che la Torre è ringiovanita di 250 anni: ha recuperato la pendenza che aveva perso per colpa del catino di base, che ne aveva compromesso la stabilità". Tutti gli interventi sulle opere monumentali di Piazza dei Miracoli sono finanziati e gestiti dall'Opera della Primaziale Pisana, in collaborazione con la Soprintendenza. (di Paolo Martini)
—culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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