In occasione della IX Giornata Mondiale dei Poveri ‘il Bernareggi’, il nuovo Museo Diocesano di Bergamo nel cuore di Città Alta, ha aperto oggi le proprie porte a 40 persone in condizioni di povertà. Ad accoglierle il Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, che ha partecipato insieme a loro alla visita delle sale del Museo e ha condiviso con loro il pranzo negli spazi della Curia.
La Diocesi di Bergamo conferma così la propria volontà di rendere il Museo Diocesano Adriano Bernareggi – e più in generale l’arte sacra bergamasca – accessibile e fruibile da parte di tutti, comprese le persone che vivono situazioni di povertà o fragilità economica e sociale. Il gruppo, invitato dalla Caritas Diocesana Bergamasca, era formato da persone in condizioni di grave marginalità già in relazione con i suoi operatori e abitualmente in contatto con i servizi di accoglienza, ascolto e sostegno presenti sul territorio.
Dopo l’arrivo in Museo e l’accoglienza in Aula Picta, cuore de ‘il Bernareggi’, con un momento introduttivo e il saluto di benvenuto del Vescovo, la visita ha riguardato le sale dell’Antico Palazzo Vescovile, il Battistero, i resti dell’Antica Cattedrale e la Cattedrale stessa. Il gruppo si è spostato poi per il pranzo nella sala Papa Giovanni XXIII, negli spazi della Curia Diocesana adiacenti al Museo.
La visita è stata coordinata dagli educatori di Fondazione Adriano Bernareggi supportati dai giovani de ‘Le Vie del Sacro’, il progetto di valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Diocesi di Bergamo, che hanno partecipato anche al pranzo rendendo così l’intera giornata un momento di convivialità e di condivisione.
Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo: «Tra i primi ospiti del nuovo Museo Diocesano, inaugurato da poco più di un mese, ho voluto accogliere un gruppo di persone che vivono situazioni di povertà e fragilità. Sono volti e storie che quotidianamente incontrano la Caritas Diocesana e le diverse realtà della Chiesa di Bergamo che si prendono cura di chi è più in difficoltà. È un incontro a cui tengo molto. Li considero persone importanti. Papa Leone XIV ha definito la bellezza dell’arte come una forza necessaria per contrastare la disperazione e il declino esistenziale. Rivelando la verità, la bontà e la bellezza nascoste nei drammi della vita. San Paolo VI diceva che «questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione». Continua il Santo Padre: “Viviamo un tempo di crisi profonda, non solo economica e sociale, ma anche esistenziale. Ci chiediamo quale sia la nostra direzione: siamo pellegrini con una meta o erranti dispersi? L’arte ha il potere di aiutare l’umanità a non perdere l’orientamento, a non smarrire l’orizzonte della speranza. L’arte è sempre un incontro con il mistero, con la bellezza che ci supera, con il dolore che ci interroga e con la verità che ci interpella e richiama la nostra umanità più profonda”. Ritengo questa iniziativa un momento significativo del Giubileo della speranza, condividendo la bellezza. L’arte non è un lusso per pochi, ma l’espressione della fede di una comunità chiamata a portare un messaggio che è Buona Notizia, un Vangelo di vita e di dignità. Tutti ne hanno diritto, specie i più poveri che diventano testimoni di responsabilità e di essenzialità verso una società sempre più distratta, assuefatta, appiattita, indifferente».
Giuseppe Giovanelli, presidente Fondazione Adriano Bernareggi: «‘il Bernareggi’ si conferma spazio di bellezza aperto all’intera comunità. Di più, si propone come un luogo dove costruire un dialogo con tutti. È possibile farlo grazie all’arte, linguaggio universale che non esclude nessuno, tanto meno chi presenta situazioni di fragilità. La visita al nuovo Museo rappresenta per tutti noi un’occasione per vivere e condividere l’incanto che l’arte è capace di regalare, suscitando meraviglia e restituendo, almeno per un tempo, la possibilità di godere della bellezza che è per tutti ed, in particolare, per i semplici».
Don Roberto Trussardi, direttore Caritas Diocesana Bergamasca: «Abbiamo rivolto l’invito a partecipare a questa iniziativa a tutti coloro che, in condizione di grave marginalità, sono abitualmente in relazione con gli operatori Caritas e in contatto con i servizi di accoglienza, ascolto e sostegno presenti sul territorio, e ad aderire è stato un gruppo numeroso. Crediamo che l’impegno della Chiesa nei confronti delle persone in condizioni di povertà non debba fermarsi a soddisfare i bisogni primari, cosa che facciamo comunque tutti i giorni con i tanti servizi attivi sul territorio. I poveri, anche coloro che vivono nella grave marginalità, sono persone che, come tutti, hanno una propria dignità, dei desideri, ed è quindi importante dar loro l’occasione di fruire dell’arte e della bellezza, stando vicini a loro in tutte le dimensioni della persona».
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Nel mese di novembre il nuovo Museo Diocesano propone un fitto elenco di appuntamenti (informazioni e prenotazioni sui siti ilbernareggi.it e fondazionebernareggi.it):
– VENERDÌ 28 NOVEMBRE torna a ‘il Bernareggi’ Lucilla Giagnoni. L’attrice, sceneggiatrice e autrice televisiva, già protagonista a fine settembre dell’evento di inaugurazione del Museo, propone una versione riadattata di ‘La bellezza infonde gioia’, meditazione teatrale scritta in occasione dell’apertura de ‘il Bernareggi’ insieme a Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della stagione di prosa del Teatro Donizetti (musiche originali di Paolo Pizzimenti). Se allora il luogo scelto era stata la Cattedrale di Bergamo, ora invece ci si sposta davanti al dipinto che ha ispirato lo spettacolo: la Pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto, uno dei capolavori assoluti del Rinascimento Italiano “ospite d’onore” dell’Aula Picta in questi primi mesi di apertura del Museo. Tre gli appuntamenti lungo la giornata, alle 16, alle 18 e alle 20.45 (biglietto 15 euro, prenotazioni online sul sito ilbernareggi.it e presso la biglietteria del Museo). Il testo prende le mosse dal concetto stesso di Bellezza e dalla convinzione che l’uomo, prendendosi cura della bellezza, si prende cura anche di sé stesso. La Bellezza, riflesso del Creatore, prende forma e regala la gioia di esistere: si rivela, si riconosce, si assapora, si condivide, si vive.
– VENERDÌ 14 NOVEMBRE, ore 18: incontro ‘Elogio del silenzio. Il sentimento del tempo e l’idea di vanitas nella pittura di Evaristo Baschenis’, in Aula Picta.
Le nature morte di Baschenis, in cui la scena è un teatro d’ombre e il silenzio regna sovrano, sono sublimi poemi sulla fragilità del vivere che sviluppano in modo originale il tema seicentesco della Vanitas. Quali riflessioni sollecitano nella sensibilità dell’uomo contemporaneo? Ne discutono Enrico De Pascale, storico dell’arte e don Giovanni Gusmini, teologo e direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Ingresso gratuito. Posti limitati con prenotazione consigliata.
L’incontro è inserito nel programma ‘Comunità Aperta – Contemporary Locus 17’, programma di cui è parte integrante la mostra curata dal Museo Diocesano Adriano Bernareggi dal titolo ‘Non ha nascosto il suo volto’, allestita nel Famedio del cimitero di Bergamo fino al 16 novembre. La mostra racconta il processo creativo della monumentale Via Crucis realizzata da Piero Brolis tra il 1961 e il 1971 nella chiesa di Ognissanti del cimitero attraverso l’esposizione dei 14 bozzetti in gesso preparatori per le diverse stazioni, recentemente restaurati dalla Scuola di Restauro “Andrea Fantoni” di Bergamo, che svelano la ricerca dell’artista sui volti, sulla materia e sulla verità dell’esperienza drammatica della morte nei suoi aspetti esistenziali e spirituali.
– SABATO 15 NOVEMBRE, dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, opening di ECHO / THE BEYOND, installazione sonora al Tempietto di Santa Croce, con visite gratuite ogni 30 minuti. La mostra resta aperta anche domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, in occasione di ART DATE. Lunedì 8 dicembre ore 10.30 visita speciale a Palazzo della Ragione, Museo Bernareggi e Tempietto di Santa Croce. Ultima apertura alle visite del Tempietto di Santa Croce domenica 28 dicembre, dalle 10.30 alle 13.
– SABATO 15 NOVEMBRE alle 15 e DOMENICA 23 NOVEMBRE alle 11: ‘Tutto Lotto’, itinerario di visita alla scoperta di Lorenzo Lotto dal Museo Diocesano Adriano Bernareggi alle tarsie della Basilica di Santa Maria Maggiore.
– GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE, ore 18: talk ‘Raccontare la Speranza’, in Aula Picta. Davide Maria Coltro, Giovanni Frangi, Paul Moroder, e Giovanni Stefano Rossi in dialogo con don Giuliano Zanchi’. I quattro artisti contemporanei coinvolti nel progetto artistico ‘Immaginare la speranza’, promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura in occasione del Giubileo 2025, si riuniscono in un dialogo a quattro voci. Nella primavera del 2025, Davide Maria Coltro, Giovanni Frangi, Paul Moroder e Giovanni Stefano Rossi, su invito del direttore scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi e curatore del progetto don Giuliano Zanchi, hanno dato forma e immagine al tema dell’Anno Giubilare, la Speranza, ognuno con il proprio linguaggio e la propria sensibilità, all’interno di quattro chiese giubilari della Diocesi di Bergamo (Trescore Balneario, San Giovanni Bianco, Stezzano, Pontida). Un’occasione per ripercorrere insieme il cammino condiviso durato otto mesi. Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria.
– Nei fine settimana del 29-30 novembre, 13-14 dicembre 2025 e il 6 gennaio 2026 (alle 10.30, 11.30 e 12.30), il Museo Diocesano organizza l’iniziativa ‘Ti racconto il Bernareggi’, per permettere ai visitatori di conoscere da vicino i nuovi spazi museali. Comprese nel biglietto d’ingresso sono previste visite guidate gratuite all’Antico Palazzo Vescovile, per una durata complessiva di 50 minuti. Accompagnati dalle giovani guide de ‘Le Vie del Sacro’ si approfondirà la storia dell’affascinante architettura del Palazzo a partire dalla sua nascita in epoca romana, passando per l’evoluzione medievale fino ad arrivare al suo aspetto attuale, e si conosceranno da vicino i capolavori in esposizione.
Don Davide Rota Conti, direttore Museo Diocesano Adriano Bernareggi: «A poco più di un mese di distanza dall’apertura del nuovo Museo Diocesano si moltiplicano le iniziative per farlo sempre più conoscere ai visitatori. Siamo molto contenti di vedere le sale affollate, ma ancora di più di registrare la richiesta di visite guidate per conoscere la storia del Palazzo Vescovile, degli altri edifici di Piazza Duomo inclusi nel percorso museale e delle opere d’arte in esposizione – per cui ringrazio gli educatori di Fondazione Bernareggi e i giovani de ‘Le Vie del Sacro’. Si arricchisce, allo stesso tempo, il calendario di incontri, talk, e appuntamenti culturali in Aula Picta, cuore del Museo, così come delle mostre che ‘il Bernareggi’ propone sul territorio. Tra gli appuntamenti in programma, il 28 novembre Lucilla Giagnoni ci parlerà della bellezza con lo sguardo rivolto all’opera che ha ispirato la meditazione teatrale scritta in occasione dell’inaugurazione del Museo: la Pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto, “ospite d’onore” nei primi mesi di apertura de ‘il Bernareggi’».
INFO UTILI
Per visitare il Museo Diocesano Adriano Bernareggi è previsto un unico biglietto di accesso.
€ 10 intero
€ 5 ridotto
• Studenti da 6 a 26 anni non compiuti (con documento)
• Gruppi di minimo 12 (max 25) paganti (prenotazione consigliata)
• Appartenenti alle forze dell’ordine
• FAI (Fondo Ambiente Italiano)
€ 2 ridotto scuole e oratori
€ 18 ridotto FAMIGLIA (2 adulti + 2 bambini)
€ 2 ridotto SALA MULTIMEDIALE + BATTISTERO
Gratuito
• Bambini fino a 6 anni non compiuti
• Persone con disabilità e accompagnatori
• Accompagnatori dei gruppi (1 ogni gruppo)
• Insegnanti in visita con studenti
• Sacerdoti, religiosi/e
• catechisti in visita con gruppi
• Possessori di tessera iscrizione AMEI e Abbonamento Musei Lombardia
ORARI DI APERTURA:
– lunedì – mercoledì – giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
– venerdì – sabato – domenica dalle 10.00 alle 18.00.
– martedì chiuso.
Aula Picta con accesso gratuito per tutti ogni prima domenica del mese grazie a Fondazione Banca Popolare di Bergamo – Ente Filantropico.
‘IL BERNAREGGI’ – IL NUOVO MUSEO DIOCESANO DI BERGAMO
‘il Bernareggi’, il nuovo Museo Diocesano di Bergamo si trova nel cuore di Città Alta, all’interno dell’antico Palazzo Vescovile. Il Museo Diocesano torna sul colle di San Salvatore, dove fu inaugurata la sua prima sede nel 1961. Su una superficie espositiva di oltre 900 metri quadrati trovano sede circa 70 opere d’arte, distribuite in dieci sale su due piani. Si tratta di dipinti, sculture e oggetti preziosi risalenti ad un periodo che va dal XIV al XX secolo: dalla scultura medievale a Lorenzo Lotto e Andrea Previtali, da Giovan Battista Moroni a Carlo Ceresa ed Evaristo Baschenis (XV-XVIII secolo), fino all’omaggio novecentesco a Manzù e Scorzelli. A queste esposizioni si aggiungono opere provenienti da alcune parrocchie della Diocesi, che saranno esposte temporaneamente, rendendo il nuovo Museo punto di riferimento e luogo di ricomposizione e narrazione del ricco patrimonio artistico custodito nelle chiese del territorio. Oltre alle sale espositive, il Museo offre spazi per conferenze e per attività educative, e una sala multimediale dedicata al racconto dello sviluppo architettonico di piazza Duomo e degli edifici che la circondano. Ma il nuovo Museo è molto più che uno spazio espositivo: si configura come un vero e proprio itinerario storico e geografico dedicato alla Chiesa bergamasca che unisce sin d’ora l’antico Palazzo vescovile (con l’Aula Picta), il Battistero della Cattedrale, i resti dell’antica Cattedrale paleocristiana e, in futuro, anche l’area archeologica del Tempietto romanico di Santa Croce – posto tra il nuovo Museo e la Basilica di Santa Maria Maggiore – dove è in corso una campagna di scavo, condotta dalla Soprintendenza. Chiude idealmente il percorso l’Oratorio di San Lupo situato in via San Tomaso, in Città Bassa, dedicato all’arte contemporanea. Un biglietto unico consente ai visitatori di conoscere tutti questi luoghi, in un viaggio che abbraccia oltre 1700 anni di storia.