L’analisi di De Bortoli: “Difendiamo le ragioni dell’Unione europea, attenzione al debito”

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(Adnkronos) –
Ferruccio De Bortoli ha partecipato alle prime sessioni del Forum di Cernobbio e, intervenendo durante la diretta Adnkronos da Villa d'Este, ha messo in evidenza due temi chiave della discussione. Da una parte il rapporto di eccessiva sudditanza dell'Unione Europea rispetto agli Stati Uniti di Donald Trump; dall'altra il rischio che le due sponde dell'Atlantico possano essere colpite da una nuova crisi del debito. Sullo sfondo ci sono i segnali che arrivano dagli economisti americani, a partire dal premio Nobel Joseph Stiglitz, e le difficoltà legate all'instabilità politica della Francia.  L'editorialista del Corriere della Sera è partito da una considerazione di fondo. "Si trova un dialogo con gli Stati Uniti difendendo di più le ragioni dell'Unione europea. C'è stato un intervento del consigliere economico di Trump che addirittura ha ridicolizzato le posizioni europee", ha raccontato, riferendosi ad Aaron Hedlund (Capo Economista presso il Council of Economic Advisers della Casa Bianca). "Mi colpisce il disprezzo da parte americana ma anche il fatto che noi non difendiamo quello che di buono c'è nell'Europa. Abbiamo parlato molto degli errori e delle imperfezioni ma non discutiamo del costo che sopporteremmo se rinunciassimo a quello che l'Ue ha rappresentato fino ad adesso", ha proseguito. Con un invito preciso a ribaltare la narrazione: "Dovremmo essere più consapevoli della nostra forza, pensiamo alla reazione alla Pandemia o alla compattezza seguita all'invasione dell'Ucraina". L'ex direttore di Corriere e Sole 24 ore ha messo poi in primo piano le implicazioni economiche della fase di profonda instabilità che stiamo attraversando. "Mi colpisce che non ci sia consapevolezza della situazione così difficile da un punto di vista finanziario. Non si può andare avanti con deficit e debiti così elevati". E questo, ha evidenziato De Bortoli, vale per gli Stati Uniti e per l'Europa. "Stiglitz nel suo intervento ha parlato dell'ipotesi che possa esserci una crisi del debito americano, ha fatto vedere proiezioni di debito al 200%, con i tassi sui titoli che salgono mentre il dollaro si deprezza", ha evidenziato De Bortoli, aggiungendo che "il tema del debito è stato derubricato da un punto di vista politico".  Quindi, l'avvertimento: "Quella del debito sovrano non è più considerata un'emergenza ma può tornare ad esserlo. E anche noi, prima di guardare alle difficoltà degli altri, dovremmo ricordare che il nostro debito continua a crescere". Perché la Francia ha le sue difficoltà, ma una crisi del debiti in Europa colpirebbe inevitabilmente chi ha l'esposizione più alta, a partire dall'Italia. (Di Fabio Insenga)  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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