(Adnkronos) – (dall'inviato Massimo Germinario) Maserati è tornata a casa. Dopo l'abbandono di Mirafiori (dove le linee di montaggio sono state convertite alla nuova Fiat 500 ibrida) la produzione della gamma GranTurismo e GranCabrio – in tutte le loro versioni – è ripartita nello storico stabilimento di Modena. Un evento celebrato con istituzioni e maestranze, a 48 ore dalla presentazione del progetto BottegaFuoriserie che punta a valorizzare il know how della Motor Valley modenese (e non solo) per offrire a clienti di Alfa e Maserati la possibilità di personalizzazioni di altissimo livello. Un segnale di quella che Santo Ficili, Chief Operating Officer di Maserati ma anche Ceo di Alfa, ha definito "una collaborazione tra due brand che hanno un'identità precisa". Oggi peraltro il modello più venduto della casa del Tridente, il Suv Grecale, è prodotto nell'impianto di Cassino che da sempre è la casa della Giulia e della Stelvio. A Modena, invece, nei modernissimi reparti di verniciatura del plant Maserati vengono lavorate Alfa Quadrifoglio in colorazioni uniche che fanno parte appunto del programma di personalizzazioni appena lanciato. Il trasferimento della produzione da Mirafiori a Modena è avvenuto in tempi brevissimi e ha permesso di ridare una prospettiva a una realtà che – si spiega da Maserati – "è e sarà sempre il cuore pulsante del Brand". A Modena – ha ricordato Ficili "nascono macchine quasi fatte a mano, che solo qui possiamo realizzare, non solo GranTurismo e GranCabrio, ma anche la MC pura e la GT 2 stradale, sono 4 gioielli fatti in questo impianto a cui affianchiamo il progetto di Officine Classiche Maserati, per migliaia di clienti che guidano le nostre vetture e che hanno bisogno di ricambi, di riparazioni e di certificazioni". "Per Stellantis – ha ribadito Jean-Philippe Imparato, ceo di Maserati – il polo italiano del lusso esiste ed è localizzato a Modena. Questo significa che gli sviluppi saranno guidati da Modena, non da Parigi o Detroit". “Il ritorno a casa di GranTurismo e GranCabrio non è soltanto un tributo alla nostra storia, ma una scelta strategica e identitaria che guarda al futuro, confermando il ruolo centrale di Modena e la volontà di Maserati di continuare a investire in Italia, valorizzando eccellenza, competenze e visione. È anche un segno concreto di coesione e appartenenza, che rinnova la più ferma intenzione ad investire su questo fantastico Brand". "Con il ritorno di questi due modelli stiamo dando prova di concretezza – ha sottolineato Imparato – e se ci saranno gli ordini non ci saranno interventi sull'occupazione" del polo modenese. "Non vogliamo fermarci, il futuro di Maserati è mondiale" ha concluso il ceo. A suggello di questo momento storico, la Casa automobilistica del Tridente ha realizzato un calendario di eventi celebrativi fino al 9 novembre con la collaborazione di Sonus faber come Main Partner, iniziati ieri al Teatro Pavarotti-Freni di Modena.
—motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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