(Adnkronos) –
La vicenda del Mostro di Firenze si arricchisce di un nuovo capitolo che, da uno scoop giornalistico, approda ufficialmente sul tavolo delle istituzioni. La Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti della comunità “Il Forteto” ha chiesto formalmente di acquisire il documento inedito denominato “Retau 1974”, svelato durante la puntata di "Pulp Podcast" condotto da Fedez e Mr. Marra. Il documento, una lista di otto nomi, potrebbe riscrivere la storia di uno dei più grandi misteri italiani.
La richiesta di acquisizione – riferisce una nota di 'Pulp' – è stata formalizzata dal Presidente della Commissione dopo la messa in onda, il primo dicembre 2025, della puntata in cui Annamaria Mazzari, nota come "ex suor Elisabetta" e figura vicina a Pietro Pacciani, ha mostrato il documento. L'obiettivo della Commissione è disporre una "perizia pro veritate" per verificarne autenticità, provenienza e contenuto, data la potenziale rilevanza del documento per i lavori d'inchiesta. Il foglio, che reca l'intestazione “Retau 1974”, contiene una lista di otto nominativi, uno dei quali barrato. Secondo le tesi esposte nel podcast, "Retau" indicherebbe una presunta setta coinvolta nell'ordinazione dei delitti, mentre "1974" è l'anno del primo duplice omicidio attribuito al Mostro. Secondo la redazione di 'Pulp Podcast', "a catalizzare l’attenzione della Commissione, è soprattutto il fatto che i primi due nomi della lista siano quelli di Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi, fondatori della comunità 'Il Forteto', attualmente al centro degli approfondimenti della Commissione d’inchiesta parlamentare e, in passato, già sfiorati da un filone investigativo collegato proprio ai delitti del Mostro di Firenze.
Per questo motivo la Commissione ha anche audito a luglio di quest’anno il magistrato Giuliano Mignini, titolare dell’inchiesta bis sul Mostro di Firenze, e a novembre il commissario Michele Giuttari". Il documento, sottoposto a una prima valutazione da parte del grafologo forense Giovanni Bottiroli, esperto nella datazione degli inchiostri, è stato giudicato verosimilmente riconducibile agli anni ’70– ’80: un dettaglio non da poco – sottolinea la nota – se si considera che molti dei nomi riportati nel foglio non erano ancora stati associati, in quegli anni, alla vicenda del Mostro di Firenze.
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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