No alla fusione tra Ponte di Legno, Temù e Vione

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Non ci sarà un comune unico che raccoglie l’eredità di Ponte di Legno, Temù e Vione: il referendum popolare consultivo di domenica 1 ottobre ha decretato un no alla fusione, pur con distinguo tra paese e paese.

Infatti a Ponte di Legno ha vinto un netto si, a Temù ha vinto ilo no quasi di misura, mentre è no secco a Vione. Dunque Ponte di Legno, Temù e Vione resteranno tre comuni distinti: ancora una volta la fusione non si farà. Sostanzialmente invariata la percentuale dei contrari a Temù rispetto al Referendum di 5 anni fa (allora erano Ponte e Temù a proporre la creazione del comune unico), mentre a Ponte di Legno il responso di questa domenica è ulteriormente rafforzativo rispetto a quello scorso. A Temù hanno votato in 717, il 74% degli aventi diritto: i no sono stati 318 contro i 231 sì mentre nella frazione di Villa, come 5anni fa, ha vinto il sì alla fusione, con 107 favorevoli e 55 contrari. A Vione, hanno votato il 66% dei residenti e in 300 hanno detto di non volere la fusione, mentre 189 hanno optato per il sì. A Ponte di Legno, con una affluenza del 67%, nelle frazioni di Pezzo e Precasaglio e nei due seggi del capoluogo, ha prevalso ancora il sì: 606 voti, contro 417. Sommando tutti i voti ha prevalso il no per soli nove voti, ma per un’analisi politico-sociologica del voto è bene considerare le espressioni dei cittadini in forma disaggregata, perché basta un solo voto a decidere la formula futura, così come è necessario che almeno due dei tre comuni abbiano una maggioranza di si per poter iniziare il percorso di fusione per incorporazione, diventando un comune unico. Lo scrutinio nei seggi è terminato già prima della mezzanotte e i risultati sono stati ufficializzati pochi minuti dopo con grande delusione per i sostenitori del comune unico. Viva soddisfazione da parte di chi si era opposto durante una intensa e combattuta campagna per sostenere le ragioni del no alla fusione. Ora l’appuntamento per i tre comuni si sposta nelle riunioni dei rispettivi consigli comunali dove sono attese dichiarazioni e decisioni conseguenti.

 

 

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