Sabato 18 ottobre il Centenario della Casa dell’Orfano fa tappa a Cirano di Gandino

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Prosegue il calendario di eventi del Centenario della Casa dell’Orfano di Clusone, un anno di celebrazioni che intrecciano storia, arte e memoria per valorizzare il lascito umano e spirituale di Monsignor Giovanni Antonietti, fondatore dell’istituzione nel 1925. 

Sabato 18 ottobre, il programma farà tappa a Cirano di Gandino con una conferenza e una Santa Messa in ricordo di Monsignor Giovanni Antonietti, celebrata nella Chiesa parrocchiale di Cirano di Gandino. Organizzato dal Circolo Culturale Baradello, l’appuntamento culturale rappresenta l’ultimo incontro del ciclo di conferenze promosse nell’ambito del Centenario. Dopo la conferenza e la Santa Messa, è previsto un buffet offerto e organizzato dalla Consulta di Cirano in collaborazione con il Comune di Gandino.

Non è un caso che l’iniziativa si svolga a Cirano, il paese che gli diede i natali e che custodisce, ancora oggi, la memoria più autentica della sua figura.

Nato a Cirano il 7 febbraio 1892 da Caterina Nodari, originaria del paese, e orfano del padre sin dalla nascita, Antonietti frequentò il seminario fin dalle scuole elementari. Durante la Grande Guerra fu cappellano militare nel Battaglione V Alpini, distinguendosi per coraggio e dedizione con due Medaglie d’Argento al Valor Militare. Terminato il conflitto, tornò al servizio sacerdotale e nel 1925 fondò la Casa dell’Orfano, che nel corso degli anni accolse e formò migliaia di orfani e giovani in difficoltà.

Il suo legame con la comunità di Cirano rimase sempre vivo: donò i terreni su cui nel 1950 sorsero le scuole e, negli anni ’60, l’area destinata al teatro parrocchiale, oggi Oratorio San Giovanni XXIII. Nel 2016, nel quarantesimo della morte, una lapide commemorativa è stata posta sulla casa natale in via De Novellis, ricordando “l’orgoglio degli abitanti di Cirano” e “la coraggiosa azione filantropica” di un sacerdote che seppe educare e far crescere generazioni di orfani di guerra.

Alla sua scomparsa, il 23 novembre 1976, mons. Luigi Cortesi lo ricordò con parole che ne restituiscono pienamente l’animo: “Un uomo, un galantuomo, un sacerdote secondo il cuore di Dio, generoso e dolce come il pane e l’aria, gentile e forte come un fiore di roccia, operoso e pulito come un ruscello alpino: lascia il mondo un po’ più buono, un po’ più bello, un po’ più felice di quando lo trovò quando ci venne.” Oggi, nella natia Cirano, una piazza porta il suo nome, a testimonianza di un’eredità spirituale e civile ancora viva. 

In occasione di questa iniziativa, sotto al portico del Comune di Gandino (Piazza Vittorio Veneto) sarà possibile inoltre visitare la mostra fotografica “I volti della Casa dell’Orfano”: a cura del Prof. Sergio P. Del Bello, e allestita precedentemente nella Portineria della Casa dell’Orfano, presenta una selezione significativa di immagini dell’archivio storico e della collezione fotografica della Casa dell’Orfano.

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