Speleologa intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno: operazioni di soccorso in corso

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Nella tarda serata di sabato 14 dicembre, intorno alle 22:20, è scattato l’allarme per Ottavia Piana, speleologa 32enne del CAI di Brescia, rimasta intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno, un complesso sotterraneo dell’Alto Sebino. L’incidente è avvenuto a circa 4 ore dall’ingresso principale della grotta, quando la donna è caduta da un’altezza di 5 metri, riportando fratture al volto, alle gambe e al torso. Le sue condizioni, pur gravi, sono stabili e la speleologa è assistita da due medici e due infermieri. Attualmente, è stata immobilizzata, ma il recupero con barella non è ancora avvenuto.

Le operazioni di salvataggio si stanno rivelando particolarmente complesse e potrebbero richiedere ancora molte ore, se non giorni. Oltre un centinaio di soccorritori sono coinvolti: circa 20 all’interno della grotta e il resto impegnato nella gestione delle operazioni esterne. Tra loro, Mauro Guiducci, vicepresidente nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. Le squadre lavoreranno senza sosta per riportare in superficie la speleologa.
Intervento dei soccorritori

Sul posto sono attivi i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione Media Valle Seriana, i Vigili del Fuoco di Lovere e Bergamo, e i Carabinieri di Clusone. Domenica mattina alle 9:25, una nota ufficiale ha confermato il coinvolgimento di squadre di soccorso speleologico provenienti da Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli e Liguria, a supporto dei colleghi lombardi.
Materiali esplosivi per facilitare il recupero

Le operazioni, coordinate dalla Prefettura di Bergamo, hanno richiesto anche l’impiego di esplosivi per allargare i passaggi più stretti della grotta, autorizzato in emergenza dalla Questura di Bergamo e dal Comune di Fonteno. I tecnici disostruttori del Soccorso Alpino stanno lavorando senza sosta per rendere il percorso accessibile.
Un precedente incidente

Non è la prima volta che Ottavia Piana si trova in difficoltà nella stessa grotta: nel luglio 2023, era rimasta ferita a 150 metri di profondità, a poca distanza dal punto in cui si trova ora. L’Abisso Bueno Fonteno, con i suoi chilometri di cunicoli e forre, si conferma una delle aree speleologiche più complesse e pericolose della zona.

immagine di repertorio

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