Sabato 4 ottobre 2025 si celebra la ventunesima edizione della Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione annuale promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea d’Italia) con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e in collaborazione con la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
I ventisei musei associati ad AMACI, insieme a oltre mille realtà pubbliche e private in tutta Italia, apriranno le loro porte al pubblico, con una programmazione speciale di mostre, eventi, laboratori e iniziative, in presenza e online, pensate per avvicinare l’arte contemporanea a un pubblico sempre più ampio e trasversale.
Una particolare iniziativa si terrà in Val Seriana e in particolare ad Orezzo di Gazzaniga, dove l’artista Ivano Parolini dalle 16 alle 20 proporrà “Suoni dagli Abissi” presso Casa Oschiolo, residenza d’artista.
L’artista nativo di Gandino metterà in dialogo con le vibrazioni del gong di Fabio Stefenetti ed il “canto delle balene” trasmesso online. “L’idea alla base del progetto – spiega Parolini che a fine settembre ha esposto in città a Bergamo le sue “Giraffe lunari” nel corso di Art2night – è quella del dialogo sinergico fra entità a prima vista distanti o addirittura isolate. Il gong prospetta uno scambio sonoro con le creature degli abissi, attraverso frequenze simili, mentre l’ispirazione pittorica è parte di un’introspezione propria dell’artista. Tutto questo si trasforma in dialogo attivo con il pubblico, che avrà modo di immergersi in una riflessione interiore, favorita dal contesto e capace di stimolare l’immaginario spirituale di ciascuno”.
Casa Oschiolo, al civico 11 dell’omonima contrada ad Orezzo di Gazzaniga e la residenza d’artista in cui Parolini ha semplicemente affisso alle pareti le proprie opere pittoriche da mostrare a coloro che vogliono approfondire le sue ispirazioni. Ivano Parolini ha sviluppato la propria ricerca artistica a partire dal 1999, quando espose alla Gamec di Bergamo nella mostra curata da Vittorio Fagone, Mario Cresci ed Enrico De Pascale. Scelto da Marco Cingolani per un’esposizione alla Ciocca di Milano, è stato protagonista di importanti rassegne italiane ed estere. Nel 2014, con il progetto “Beauties” ha esposto allo Spazio Rosso Tiziano di Piacenza e nel 2015 ha proposto una performance a tema ad Expo, prima di presentare a Londra il suo “libro illustrato”, pezzo unico ispirato al romanzo “Da qualche parte nel mondo” di Chiara Cecilia Santamaria. Del 2016 sono l’installazione “Relitti” nella colonia Sciesopoli a Selvino legata alla Shoah ed il progetto “Anime” nella Basilica di Gandino. Anime ebbe anche un antitetico sequel fra calcarei giurassici alla Buca del Corno di Entratico, dove Parolini ha esposto il “Trichierotauro”: una scultura ossea alta circa 2,50 metri. Del 2018 è invece la performance “La Sposa” (denuncia contro la violenza sulle donne), cui hanno fatto seguito negli ultimi anni la personale “Beauties 2.0” ad Alassio, le installazioni “Flowers” (dedicata al Sinodo dell’Amazzonia), la scultura “Alzheimer”, “Il Vitruviano” (sostenibilità ambientale) e l’Astronauta (l’uomo e lo spazio).
La visita a Casa Oschiolo sarà occasione per “dialogare d’arte” con chi ne è protagonista ed interprete, e scoprire un mondo di colori, anche dal più profondo degli abissi. L’iniziativa è ad entrata libera. Per info e prenotazioni 334.1043436
I ventisei musei associati ad AMACI, insieme a oltre mille realtà pubbliche e private in tutta Italia, apriranno le loro porte al pubblico, con una programmazione speciale di mostre, eventi, laboratori e iniziative, in presenza e online, pensate per avvicinare l’arte contemporanea a un pubblico sempre più ampio e trasversale.
Una particolare iniziativa si terrà in Val Seriana e in particolare ad Orezzo di Gazzaniga, dove l’artista Ivano Parolini dalle 16 alle 20 proporrà “Suoni dagli Abissi” presso Casa Oschiolo, residenza d’artista.
L’artista nativo di Gandino metterà in dialogo con le vibrazioni del gong di Fabio Stefenetti ed il “canto delle balene” trasmesso online. “L’idea alla base del progetto – spiega Parolini che a fine settembre ha esposto in città a Bergamo le sue “Giraffe lunari” nel corso di Art2night – è quella del dialogo sinergico fra entità a prima vista distanti o addirittura isolate. Il gong prospetta uno scambio sonoro con le creature degli abissi, attraverso frequenze simili, mentre l’ispirazione pittorica è parte di un’introspezione propria dell’artista. Tutto questo si trasforma in dialogo attivo con il pubblico, che avrà modo di immergersi in una riflessione interiore, favorita dal contesto e capace di stimolare l’immaginario spirituale di ciascuno”.
Casa Oschiolo, al civico 11 dell’omonima contrada ad Orezzo di Gazzaniga e la residenza d’artista in cui Parolini ha semplicemente affisso alle pareti le proprie opere pittoriche da mostrare a coloro che vogliono approfondire le sue ispirazioni. Ivano Parolini ha sviluppato la propria ricerca artistica a partire dal 1999, quando espose alla Gamec di Bergamo nella mostra curata da Vittorio Fagone, Mario Cresci ed Enrico De Pascale. Scelto da Marco Cingolani per un’esposizione alla Ciocca di Milano, è stato protagonista di importanti rassegne italiane ed estere. Nel 2014, con il progetto “Beauties” ha esposto allo Spazio Rosso Tiziano di Piacenza e nel 2015 ha proposto una performance a tema ad Expo, prima di presentare a Londra il suo “libro illustrato”, pezzo unico ispirato al romanzo “Da qualche parte nel mondo” di Chiara Cecilia Santamaria. Del 2016 sono l’installazione “Relitti” nella colonia Sciesopoli a Selvino legata alla Shoah ed il progetto “Anime” nella Basilica di Gandino. Anime ebbe anche un antitetico sequel fra calcarei giurassici alla Buca del Corno di Entratico, dove Parolini ha esposto il “Trichierotauro”: una scultura ossea alta circa 2,50 metri. Del 2018 è invece la performance “La Sposa” (denuncia contro la violenza sulle donne), cui hanno fatto seguito negli ultimi anni la personale “Beauties 2.0” ad Alassio, le installazioni “Flowers” (dedicata al Sinodo dell’Amazzonia), la scultura “Alzheimer”, “Il Vitruviano” (sostenibilità ambientale) e l’Astronauta (l’uomo e lo spazio).
La visita a Casa Oschiolo sarà occasione per “dialogare d’arte” con chi ne è protagonista ed interprete, e scoprire un mondo di colori, anche dal più profondo degli abissi. L’iniziativa è ad entrata libera. Per info e prenotazioni 334.1043436


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