(Adnkronos) – Un'ondata di casi di influenza ha colpito il Regno Unito. Alcune scuole hanno dovuto ripristinare le misure adottate per la pandemia di Covid per prevenire la diffusione del virus influenzale, poiché i tassi di malattie segnalate nelle scuole e in altri contesti educativi sono più alti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Una scuola a Leeds ha introdotto postazioni per l'igienizzazione, mentre un'altra a Caerphilly ha dovuto chiudere temporaneamente. Secondo la Uk Health Security Agency l'influenza avanza nel Regno Unito, con un tasso di positività medio settimanale del 17,1% (risultati dei test al 2 dicembre), in aumento rispetto all'11,6% della settimana precedente. Secondo i responsabili del Nhs, l'omologo del nostro Servizio sanitario nazionale, siamo di fronte ad una incidenza di contagi "senza precedenti – con ricoveri triplicati – che potrebbe essere da record, soprattutto visto che il picco stagionale è lontano". A Londra una delle situazioni più difficili: i sanitari hanno lanciato un appello urgente ai cittadini affinché si vaccinino. Questa ondata di influenza aggressiva ricorda ai londinesi l'impatto della pandemia Covid nel 2020, quando 6.000 cittadini morirono nel giro di poche settimane per i ritardi nell'applicare le misure di restrizione tra cui il lockdown. Chris Streather, responsabile del servizio sanitario di Londra, ha inoltre esortato le persone "a rimanere a casa" in caso di sintomi simil-influenzali, "piuttosto che rischiare di diffondere il virus in metropolitana, autobus, treni e sul posto di lavoro". L'invito di Streather ai londinesi, per evitare il propagarsi di ulteriori casi, è di "rinunciare alle feste di Natale in caso di tosse o starnuti". Secondo fonti sanitarie riportate dai media inglesi, dietro a questa ondata potrebbe esserci una mutazione del virus influenzale "più contagiosa degli anni passati". Sotto accusa il ceppo influenzale derivato da A(H3N2) e noto anche come sottoclade K o 'super influenza'. A complicare la situazione negli ospedali nei prossimi giorni, a ridosso del Natale, potrebbe essere anche lo sciopero dei medici specializzandi. "Sebbene abbiamo vaccinato oltre 1,8 milioni di persone in questa stagione, ci sono ancora persone vulnerabili che non si sono ancora fatte avanti. Se si rientra in uno dei gruppi aventi diritto e non si è ancora ricevuto il vaccino antinfluenzale, esorto a farlo il prima possibile: non è mai troppo tardi", l'invito di Streather.
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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