Xiaomi, 300 mila ordini in un ora per YU7 e il titolo vola

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(Adnkronos) – Con un’apertura a 61 dollari di Hong Kong, il suo massimo storico, il titolo di Xiaomi ha evidenziato l’entusiasmo degli investitori il giorno dopo la presentazione del nuovo modello automobilistico di quello che a lungo è stato conosciuto soprattutto come un produttore di smartphone. Ieri il gruppo ha presentato al pubblico, aprendo i preordini (ben 200 mila nei primi 3 minuti, secondo Xiaomi), lo YU7, un Suv ad alte prestazioni costruito – come l’altro modello del gruppo cinese, la berlina SU7 – su una piattaforma denominata (non a caso) Modena: imponente (è lungo quasi 5 metri) e pesa fino a 2,45 tonnellate, questo sport utility 100% elettrico va a sfidare apertamente la Tesla Model Y (in crisi di vendite) ma anche modelli premium europei molto più blasonati. 

Fra i suoi punti forti, ovviamente, la tecnologia – il cruscotto è dominato da tre schermi LED in altissima risoluzione su una larghezza complessiva di 1,1 metri – ma anche le performance: se l’entry-level a trazione posteriore offre ‘solo’ 320 CV con una accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,88 secondi al vertice ci sarà la Max AWD, con ben 691 CV di potenza e uno 0 a 100 km/h in soli 3,23 secondi, con una velocità massima di 253 km/h. Tutte le versioni – che offrono una autonomia fra i 700 e gli 800 km . utilizzano un’architettura a 800 Volt con carburo di silicio, per garantire ricariche ultra-rapide. Ma inevitabilmente a colpire è il listino: che parte da soli 253.500 yuan, poco più di 30 mila euro. 

Il successo raccolto da Xiaomi nella presentazione di ieri (dopo un’ora i preordini sfioravano quota 300 mila) rischia complicare lo scenario automobilistico in Cina. Le vendite di veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in stanno superando quelle delle auto tradizionali a benzina, ma gli investimenti richiesti dallo sviluppo tecnologico e una concorrenza spietata stanno mettendo a dura prova i bilanci degli operatori del settore automobilistico. Le recenti mosse di Byd – che a fine maggio ha annunciato tagli di prezzo per ben 22 modelli, con riduzioni anche superiori al 30% – hanno attirato le critiche dei concorrenti ma anche delle stesse autorità di Pechino, preoccupate dalla possibile instabilità finanziaria e industriale provocata da questa ‘guerra dei listini’. Ultima arrivata nel settore, comunque, Xiaomi – che con un solo modello ha già conquistato il 3,5% del segmento dei modelli elettrificati in Cina – festeggia l’attenzione suscitata con un balzo del proprio titolo di oltre il 70% da inizio 2025, una performance nettamente superiore al +23% messo a segno quest’anno dall’indice Hang Seng della borsa di Honk Kong. 

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